Il prezzo risulta ragionevole e adeguato alle caratteristiche dell’OPL 245, ai termini contrattuali e all'evoluzione storica del mercato petrolifero. È FALSO che il costo sia stato sovrastimato.
Il prezzo finale pagato da Eni per l’acquisizione dei diritti di esplorazione sul Blocco è congruo e ragionevole alla luce:
Nella sezione dell’analisi della OpenEconomics dedicata alla valutazione del prezzo pagato da Eni, l’offerta economica risulta congrua se si considera il valore del campo esplorativo 245 e degli investimenti necessari per poterlo mettere in produzione. L’importo finale corrisposto da Eni al GFN, formulato all’esito di un esame approfondito sotto i profili geologico, tecnico ed economico, tiene inoltre in considerazione l’evoluzione storica del mercato petrolifero nigeriano e internazionale.
D’altra parte, il prezzo della transazione di 1,09 miliardi, al netto del signature bonus, è uguale alla valutazione dell’OPL 245 effettuata da IHS per Shell nell’arbitrato del 2009 contro il GFN quando la compagnia anglo-olandese non aveva certo interesse a sottostimare il bene che reclamava.
Nel dettaglio, secondo OpenEconomics con l’Internal Rate of Return (IRR) dell’investimento all’11,5%, il valore dell’accordo si situa tra il minimo accettabile dal GFN, pari a 1,241 miliardi di $, e il massimo pagabile dal concessionario, pari a 2,307 miliardi. Dunque di poco inferiore al valore mediano. Con un IRR del 12,5%, il valore si situa tra il minimo citato e un massimo di 1,929 miliardi di dollari, ben sopra il valore mediano.
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