Eni riconosce che le informazioni sono un asset strategico, che deve essere gestito in modo da assicurare la tutela degli interessi dell’impresa, degli azionisti e del mercato.
Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato la Procedura Abuso delle Informazioni di Mercato (Emittenti), su proposta dell’Amministratore Delegato, con parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi.
La Procedura, aggiornando per gli aspetti relativi agli “emittenti” la precedente normativa Eni in materia, recepisce le modifiche introdotte dal Regolamento n. 596/2014/UE del 16 aprile 2014 e dai relativi Regolamenti di attuazione, nonché dalle norme nazionali, tenendo conto degli orientamenti istituzionali italiani e esteri in materia.
La Procedura - ripercorrendo l’evoluzione delle informazioni aziendali all’interno di Eni – disciplina i principi di comportamento per la tutela della loro riservatezza in generale, affinché i componenti degli organi sociali, i dipendenti, e le persone che lavorano in nome e per conto di Eni si attengano ad essi nell’ambito delle mansioni assegnate e nello svolgimento dei loro compiti, come richiesto anche dal Codice Etico di Eni e dalle misure di sicurezza aziendali.
La Procedura:
i) definisce i principi di comportamento per la gestione interna e la comunicazione all’esterno delle informazioni aziendali e, in particolare, delle informazioni privilegiate, incluse quelle che riguardano direttamente Eni, come raccomandato anche dal Codice di Autodisciplina, ripercorrendo i divieti di abuso e comunicazione illecita di informazioni privilegiate e le relative sanzioni;
ii) descrive i flussi informativi e autorizzativi, individuando ruoli e responsabilità connessi alla qualifica di un’informazione come “privilegiata”, e, successivamente, per l’elaborazione dei comunicati stampa, affinché le informazioni siano comunicate al pubblico prima possibile o sia eccezionalmente attivata la procedura del ritardo sussistendone i presupposti di legge; la Procedura definisce altresì le regole per acquisire dalle società controllate i dati e le notizie necessari a fornire un’adeguata e tempestiva informativa al pubblico;
iii) come raccomandato da Consob, disciplina il monitoraggio dell’evoluzione di un’informazione fino a divenire informazione privilegiata per Eni, partendo dalla mappatura delle tipologie di informazioni rilevanti e individuando i presidi a tutela della segregazione e della riservatezza delle informazioni (fra cui “Relevant Information List” e “Registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate”);
iv) disciplina gli obblighi generali di comportamento in relazione alle operazioni su titoli Eni (in particolare, “Managers’ Transactions” e “Blocking Period”).
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