Enilive, il cane azzurro con la strada stilizzata
La mobilità in trasformazione, un business multi-energy e multi-service focalizzato sul cliente.
Il logo di Eni è da sempre simbolo visivo dei nostri valori e riflette una costante ricerca verso strade sempre nuove.
Il Cane del nostro logo cammina sull’orizzonte della contemporaneità, con sicurezza ed eleganza, facendosi notare per l’originalità del suo design. Da sempre accompagna Eni in un’evoluzione industriale che è prima di tutto una trasformazione di pensiero e azioni. Sei zampe per farci camminare più velocemente verso la transizione energetica e proiettarci verso un futuro sempre più sostenibile, guidati da due valori principali: dinamismo e concretezza.
La richiesta di energie aumenta ed Eni risponde con la nascita di società satellite orientate al retail, in grado di rispondere efficacemente alle richieste e alle opportunità dei mercati. Il sistema dei marchi aziendali traduce questo posizionamento in un manifesto sintetico e visivo di comunicazione, con i giovani cani a sei zampe di Plenitude, Enilive e Versalis.
Dal percorso di rebranding iniziato nel 2022, sono nati i nuovi loghi che, con colori e segni grafici differenti, rappresentano i nuovi business legati alla transizione energetica. La nuova architettura di brand punta a rendere i nostri simboli dei veicoli di identità e informazione che, insieme, raccontano visivamente la strategia di Eni per la transizione. Un cane verde illuminato dal sole per Plenitude esprime il crescente impegno nelle fonti rinnovabili; una tonalità azzurra e una strada stilizzata al posto della fiamma per la “mobilità viva” di Enilive; una catena di polimeri per presentare la chimica circolare di Versalis. I nuovi marchi diventano così un’architettura di loghi varia e coerente che, pur dialogando in modo coeso, esprimono la diversificazione delle attività aziendali.
Le tre società, in prospettiva sempre più indipendenti, rispecchiano la nostra idea di modello satellitare con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo di nuovi business ad alto potenziale, che viaggiano in parallelo a quelli tradizionali.
La mobilità in trasformazione, un business multi-energy e multi-service focalizzato sul cliente.
Energie rinnovabili in Italia e nel mondo, retail e mobilità elettrica.
La chimica circolare che contribuisce alla transizione energetica.
Eni mette a disposizione tutta l’energia che serve alla quotidianità delle persone con le soluzioni offerte da Plenitude e i servizi di mobilità di Enilive, insieme.
Il Cane a Sei Zampe racconta la storia scritta nel futuro di un’azienda sempre orientata al cambiamento e alla costante ricerca di innovazione. Nel nostro logo abbiamo tante gambe, addirittura sei, per proseguire e spingerci più veloci nel nostro percorso di decarbonizzazione. Con il coraggio di trasformarci continuamente.
Per la sua semplicità e, al tempo stesso, totale originalità, il Cane a sei zampe si distingue tra oltre 4 mila bozzetti in un concorso organizzato nella primavera del 1952 dallo stesso Enrico Mattei, Fondatore e primo Presidente di Eni. Nel 1953 il marchio viene depositato all’Ufficio Brevetti di Roma e diventa il simbolo dell’Ente Nazionale Idrocarburi, fondato nello stesso anno. Da allora, dai lontani anni '50, continua a rappresentare il tratto dell’energia italiana.
Nascono i loghi di Enilive, Plenitude e Versalis, nuovi colori e segni grafici per esprimere i business più innovativi legati alla transizione energetica.
Nella rinnovata versione del marchio, il cane si erge per metà fuori dal riquadro giallo per simboleggiare e avvalorare un brand in continuo movimento.
All’insegna della semplicità, ma carico di significato e forza, il nuovo marchio unisce il cane al logotipo di Eni in un unico spazio per rafforzare la coesione del Gruppo.
Un cane meno feroce e più familiare viene ridisegnato da Bob Noorda, per diventare un vero marchio inquadrato in una forma per applicazioni pubblicitarie.
Lo scultore Broggini è inventore del simbolo di Eni: “animale a sei zampe, somigliante a un cane, volto verso la sinistra di chi guarda, ma con la testa che guarda all’indietro”.
Oggi sono più di settant’anni che quel cane inconfondibile cammina al fianco dell’Italia, mantenendo però la sua traiettoria originaria: una tensione verso il futuro, in un mondo in profonda trasformazione.
Enrico Mattei nel 1952 vuole un concorso di idee e una giuria autorevole per costruire il logo di Eni. Partecipano grandi personalità, come Armando Testa e Fortunato Depero, ma è Luigi Broggini, un importante scultore iscrittosi sotto pseudonimo per pudore intellettuale, a inventare il Cane a Sei Zampe. Ispirato da un bambino che giocava con un cane a sei zampe, questo logo rappresenta amicizia, fedeltà e forza, ma anche proiezione verso il futuro.
Lo studio grafico Unimark e il designer Bob Noorda hanno il compito di ridisegnare l’immagine del brand nel 1972. Con il primo restyling, il Cane a Sei Zampe, già profondamente radicato nell’immaginario collettivo italiano, diventa un marchio vero e proprio: più corto, meno inclinato e inquadrato all’interno della “palina”, l’insegna delle stazioni di servizio. Spariscono le zanne e le creste si fanno meno pronunciate. Si rinnova anche il lettering, con un filetto bianco che lo rende più evidente e leggibile a distanza. Come commenta lo stesso Noorda, il nuovo logo nasce per evitare “che tutto odorasse di benzina”, ovvero per separare i servizi destinati alle auto da quelli riservati all’uomo.
Bob Noorda viene nuovamente coinvolto per un secondo restyling del logo nel 1998, dopo la trasformazione da Ente Nazionale Idrocarburi in Società per azioni. Dall’esigenza di esprimere un’organizzazione d’impresa così diversa, scaturisce il progetto grafico del designer olandese: il cane, ulteriormente ridotto per seguire la lunghezza del logotipo, “entra” in un’area quadrata insieme alla scritta Eni. Una soluzione essenziale, ma di grande forza e impatto, che conferma il valore dell’unitarietà del Gruppo, anche con l’aggiunta in seguito della parola “group”.
Sempre più slanciato e dinamico, nel restyling realizzato da Inarea nel 2009 il Cane a Sei Zampe “esce” dal campo giallo per muoversi libero nello spazio. In continuità con la sua prima progettazione, aumenta la forza vitale ed energica del logo per esprimere l’evoluzione da società petrolifera ad azienda integrata dell’energia: attiva in molteplici settori, ma in grado di coordinarli tutti e di esprimersi attraverso un solo nome e un solo marchio.
Dal 2010 al 2014, Eni intraprende un percorso di comunicazione memorabile attraverso oltre 200 realizzazioni create da 150 giovani talenti provenienti da tutto il mondo, tra designer, performer, illustratori, musicisti, street artist, fotografi.
Tra il 2022 e il 2024, con la nascita delle nuove società specializzate nei business più legati alla transizione energetica, Enilive e Plenitude, si definisce una nuova architettura di brand che coinvolge anche Versalis, la società chimica del gruppo. Il Cane a Sei Zampe si moltiplica e assume nuovi colori virati al verde e al blu. Soprattutto, la fiamma viene sostituita da elementi specifici delle singole società del gruppo: il sole per Plenitude a simboleggiare le rinnovabili, la strada come immagine della mobilità per Enilive, i polimeri per Versalis come simbolo del riciclo delle plastiche.
Dal 18 giugno al 28 luglio 2024 la Sala Fontana ha ospitato la mostra sull’evoluzione del marchio Eni.