Nel marzo 2013, la Organizzazione Non Governativa (ONG) italiana Re:Common, la ONG britannica The Corner House, la ONG angloamericana Global Witness e Dotun Oloko, cittadino nigeriano che vive nel Regno Unito, hanno presentato degli esposti negli Stati Uniti al Department of Justice (DoJ) e alla Securities and Exchange Commission (SEC) e nel Regno Unito al Metropolitan Police Service (MPS) di Londra chiedendo di aprire indagini sull’acquisizione del Blocco OPL 245 da parte delle compagnie petrolifere Eni e Shell.
In seguito, nel settembre 2013, le stesse ONG hanno trasmesso l’esposto alla Procura della Repubblica di Milano con la medesima richiesta.
Di seguito riportiamo l’esito degli esposti delle tre ONG alle autorità di vigilanza internazionale. Per ogni sezione è possibile accedere agli atti e scaricare la documentazione relativa.
Il 1 ottobre 2019, a oltre sei anni dalla presentazione dell’esposto (marzo del 2013) al DoJ da parte delle ONG, il DoJ ha concluso le proprie indagini ai sensi della normativa anticorruzione USA (FCPA) in relazione ai procedimenti «Nigeria e Algeria», dichiarando di non aver trovato riscontri per procedere nelle indagini. Di seguito è possibile consultare la Lettera del DoJ e il comunicato stampa di Eni.
Eni: procedimenti Nigeria e Algeria, il Dipartimento di Giustizia americano dispone l’archiviazione dei casi.
L’esposto al Metropolitan Police Service (MPS) di Londra: Nulla emerge.
Le indagini del MPS non hanno fatto emergere condotte criminose di soggetti riconducibili a Eni. Lo ha detto Jonathan Benton, già capo dell’Unità di anticorruzione internazionale del MPS e ora collaboratore di alcune ONG, sentito quale teste della pubblica accusa dal Tribunale di Milano nell’ottobre del 2018. Di seguito è possibile consultare la deposizione di Jonathan Benton.
L'esposto alla Securities and Exchange Commission americana
Il 22 aprile 2020, separatamente rispetto alla chiusura dell’indagine Algeria, la Securities and Exchange Commission americana (SEC) ha informato Eni che, sulla base delle informazioni attualmente a disposizione della Commissione, ha chiuso l’inchiesta sulla società, che include anche le indagini legate all’operazione OPL 245 e le altre indagini legate alle attività di Eni in Congo, senza intraprendere azioni o procedimenti. Di seguito è possibile consultare la lettera della SEC e il comunicato stampa di Eni.