Un metodo di analisi che integra indagini chimiche e microbiologiche per dirigere interventi di bonifica sfruttando le proprietà dei batteri presenti.
Il metodo e-limina® permette di analizzare il processo di biodegradazione naturale dei contaminanti presenti in un terreno o in una falda acquifera, in modo da valutare se e come attivare un trattamento biologico specifico. Nato dalla ricerca Eni, e-limina® è l’acronimo di “eni linking isotopic and microbial investigations to aid natural attenuation”. Il metodo consiste nell’associare due sistemi di monitoraggio: microbiologico-molecolare e isotopico. L’approccio è stato sviluppato e validato per i composti volatili organo-alogenati ed è applicabile a qualsiasi tipo di matrice: nella fase preliminare di studio, serve per valutare i fenomeni di degradazione naturale (natural attenuation) già presenti nel sito contaminato. Durante la fase di bonifica, invece, permette di monitorare con elevata accuratezza e in tempo reale lo stato di biodegradazione dei contaminanti nel corso dell’intervento.
Tutela delle acque
Tutela del suolo
Ampio network di eccellenze accademiche e centri di ricerca
Attraverso e-limina® è possibile identificare la presenza di specie batteriche e processi metabolici in grado di attaccare e demolire le molecole contaminanti, in particolare solventi clorurati nelle acque di falda e idrocarburi nei suoli. Il metodo valuta il potenziale metabolico di un sito e cioè la presenza di fenomeni di degradazione naturale degli inquinanti (natural attenuation). Questa conoscenza consente di applicare metodi biologici specifici per la bonifica, come ad esempio la somministrazione di nutrienti organici o inorganici per stimolare i microorganismi attivi nella biodegradazione (Enhanced Bioremediation). In fase di bonifica vera e propria, e-limina® è utile per monitorare il processo, ridurre le incertezze sperimentali e per contenere tempi e costi del procedimento di bonifica.
Campioni di suolo, acqua o sedimenti inquinati sono inviati ai nostri laboratori per la caratterizzazione del sito contaminato. Dalla biomassa batterica viene estratto il DNA totale e su questo vengono effettuati esperimenti che consentono di ricostruire una fotografia delle famiglie batteriche presenti in modo semi-quantitativo. Successivamente, tramite sonde sviluppate nei nostri laboratori e applicando la tecnica qPCR (amplificazione selettiva e quantitativa del DNA) si determina la presenza e la quantità:
delle specie batteriche note per aggredire le molecole inquinanti
dei geni codificanti gli enzimi-chiave del processo degradativo.
Parte del campione di origine è sottoposto ad analisi chimico/isotopiche. I dati ottenuti dai diversi metodi di analisi vengono integrati tra di loro restituendo la situazione dal punto di vista del biorisanamento. Il metodo è applicato per caratterizzare inizialmente il sito inquinato e, successivamente, per monitorare l’andamento del trattamento di risanamento biologico (bioremediation) utilizzato.
A seguito dell’applicazione del metodo e-limina®, si effettua in modo mirato la scelta della tecnologia di bonifica, privilegiando gli approcci biologici. È stato concluso, in condivisione con gli Enti preposti, il primo procedimento di bonifica da solventi clorurati monitorato con e-limina®.
massa di contaminante rimossa¹ in questo caso studio
massa di contaminante rimossa¹ in questo caso studio
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05 ottobre 2023
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