Vuoi saperne di più? Fai una domanda
  • SOSTENIBILITÀ

L’impegno di Eni per la sostenibilità in Costa d’Avorio

Ragazzini in classe durante la lezione

Giuseppe Marando, Manager della Sostenibilità in Costa d’Avorio, ci parla delle iniziative per contribuire alla crescita e allo sviluppo nel Paese. A partire da Baleine, il primo progetto con l’obiettivo zero emissioni nette in Africa (Scope 1 e 2), agli impegni per cooperare e promuovere una transizione energetica socialmente equa e giusta, la valorizzazione delle risorse e l’attivazione di progetti agricoli per la produzione di olio vegetale. Per favorire lo sviluppo locale nel Paese, inoltre, Eni sostiene progetti nell’ambito dell’educazione, con la ristrutturazione di scuole e attività formative per studenti e insegnanti, nel settore sanitario attraverso la fornitura di attrezzature e la riqualificazione di centri sanitari, e per la diversificazione economica, finalizzati a sviluppare una catena del valore sostenibile e creare nuove opportunità di reddito.

Qual è l'importanza strategica della sostenibilità sociale e ambientale per Eni in Costa d’Avorio?

Sostenibilità ambientale e sociale guidano e orientano la strategia e le operazioni di Eni nel Paese in perfetta sintonia con i target di neutralità carbonica al 2050. Baleine è il primo progetto a zero emissioni nette in Africa (Scope 1 e 2) ed è già oggetto di studio nel settore energetico. Vogliamo assumere la leadership dell’innovazione che coniuga eccellenza operativa e sostenibilità e abbiamo iniziato a farlo a partire da impegni concreti e condivisi. Nel dicembre 2021 con la Repubblica della Costa d’Avorio, rappresentata dal Ministro delle Miniere, del Petrolio e dell'Energia, abbiamo firmato un Memorandum nel quale ci siamo impegnati a cooperare per promuovere la decarbonizzazione, la valorizzazione delle risorse locali, lo sviluppo di progetti agricoli per la produzione di olio vegetale e iniziative in favore delle comunità locali. Il nostro obiettivo è diventare un modello di sostenibilità per i nostri peers e per chi vuole investire responsabilmente nel Paese. 

Quali sono i benefici per gli agricoltori locali che partecipano al progetto agrifeedstock?

Per rispondere alla domanda è necessario fornire alcuni elementi di contesto. L'iniziativa di produrre olio vegetale a partire dai semi di scarto dell’albero di caucciù per la produzione di biocarburanti è iniziata con un accordo firmato nel luglio 2023 con la federazione ivoriana dei produttori di gomma, che rappresenta oltre 200.000 famiglie residenti principalmente nella zona costiera e nella zona sud-occidentale del Paese. Una volta raccolti, i semi vengono lavorati in un centro locale vicino ad Abidjan, dotato di tecnologie avanzate per l’estrazione dell’olio vegetale. Il vantaggio principale per gli agricoltori locali è la valorizzazione economica di un sottoprodotto (i semi di scarto) che prima venivano semplicemente rimossi dai terreni. Il progetto ha dunque generato un reddito aggiuntivo per migliaia di famiglie che hanno migliorato il loro sostentamento.

Come si integrano fra loro decarbonizzazione e sviluppo locale in Costa d'Avorio?

La strategia di riduzione delle emissioni legate al progetto Baleine si concretizza nella combinazione di soluzioni tecnologiche avanzate e nell'adozione di iniziative innovative, tra cui il clean cooking e la conservazione e ripristino del patrimonio forestale. I fornelli migliorati, grazie alla loro capacità di ridurre l'uso di legna e carbone hanno già avuto impatti positivi per le famiglie delle comunità beneficiarie. Tra questi, i più importanti sono sicuramente il risparmio di tempo e risorse per la raccolta della legna e il miglioramento delle condizioni di salute in particolare delle donne che trascorrono più tempo intorno alla zona di cottura inalando fumi dannosi per le vie respiratorie. Eni e Ministero delle Acque e delle Foreste ivoriano hanno firmato l’accordo per il Progetto di Conservazione e Ripristino di quattordici foreste. L’iniziativa prevede inoltre lo sviluppo di sistemi agroforestali con gli agricoltori locali e formazione per le comunità locali sulla gestione sostenibile delle foreste e sull'agricoltura.

Infine, come dicevamo, il progetto degli oli vegetali, che contribuisce in maniera significativa allo sviluppo locale attraverso nuove opportunità di lavoro e fonti di reddito aggiuntive per le comunità locali.

Siamo impegnati a cooperare per promuovere la decarbonizzazione, la valorizzazione delle risorse, lo sviluppo di progetti agricoli per la produzione di olio vegetale e iniziative in favore delle comunità. Il nostro obiettivo è diventare un modello di sostenibilità per i nostri peers e per chi vuole investire responsabilmente nel Paese.
Giuseppe Marando manager

In quali ambiti Eni agisce per favorire lo sviluppo locale del Paese?

I principali settori di intervento nel paese sono l'educazione, la diversificazione economica e la salute comunitaria. Partendo dall'educazione, abbiamo lanciato un'iniziativa con la Fondazione AVSI per ristrutturare venti scuole primarie e due scuole secondarie, che sono state inaugurate nell'ottobre 2023 dal Ministro dell'Educazione Nazionale e dell'alfabetizzazione. Sono inoltre previsti programmi di formazione per gli insegnanti e il coinvolgimento dei genitori nelle attività con gli studenti, con ripercussioni positive sull'intero ecosistema scolastico. Sempre in ambito educativo, abbiamo lanciato un programma con Iveco e l’ONG International Rescue Committee (IRC), che offre a 300 giovani di comunità vulnerabili formazione professionale nei settori dell'energia e automobilistico. Stiamo inoltre investendo nella formazione universitaria nel settore energetico in collaborazione l’Institut National Polytechnique Félix Houphouët-Boigny.

Nel settore sanitario, siamo impegnati nella ristrutturazione e nell'equipaggiamento di centri sanitari a livello regionale e nazionale. In collaborazione con il Ministero della Salute e ONG come Medici con l’Africa CUAMM e IRC, abbiamo avviato due progetti volti a rafforzare il sistema sanitario modernizzando ospedali e ambulanze, fornendo attrezzature mediche e migliorando la qualità delle cure. Infine, in ambito di diversificazione economica è in corso la Ethical Fashion Initiative in collaborazione con l'International Trade Center, un'agenzia congiunta delle Nazioni Unite e dell'Organizzazione mondiale del commercio. L'obiettivo è creare un centro di produzione tessile ad Abidjan e accompagnare lo sviluppo di una catena del valore della moda sostenibile in grado di creare posti di lavoro, in particolare per i giovani.

La collaborazione tra Eni e IRC in Costa d'Avorio

Ne parliamo con Nina Taka, Country Director dell’International Rescue Committee.

Eni for 2023. Alleanze per lo sviluppo

Naviga lo speciale interattivo in cui raccogliamo dati, casi reali e testimonianze sulle nostre collaborazioni con i Paesi che ci ospitano.

eni for just transition


Back to top
Back to top