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Sistemi di cottura migliorati per uno sviluppo sostenibile e inclusivo

stufe migliorate

Il Clean Cooking Programme di Eni

Nel 2018 abbiamo avviato il nostro programma di Clean Cooking, un ampio progetto che promuove la sostituzione dei fornelli tradizionali in modelli a più alta efficienza in Africa subsahariana. Questi fornelli migliorati garantiscono una diminuzione di oltre il 60% del consumo di legna e carbone, consentendo di ridurre significativamente l'impronta carbonica associata alle attività di cottura e migliorando al contempo la qualità della vita delle famiglie coinvolte. L'uso di fornelli migliorati, infatti, comporta benefici in termini di salute, produttività, uguaglianza di genere, tutela delle foreste e della biodiversità, oltre a consentire di ridurre le emissioni GHG.  

 

Eni si è posta l'obiettivo di dare accesso ai sistemi di Clean Cooking a 10 milioni di persone in Africa subsahariana entro il 2027. Inoltre, intendiamo incoraggiare la transizione dai fornelli migliorati a soluzioni avanzate, in grado di azzerare completamente l'uso di biomasse legnose non sostenibili. Seguendo questa evoluzione, il nostro obiettivo è raggiungere 20 milioni di persone entro il 2030, con una spesa associata di 300 milioni di dollari.

 

Il Clean Cooking è un pilastro del nostro impegno nel contribuire al miglioramento degli standard di vita nell'Africa subsahariana. Per questo motivo, abbiamo sottoscritto la "Clean Cooking Declaration: Making 2024 the pivotal year for Clean Cooking" promossa dall'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) con l’obiettivo di accelerare l'accesso universale a sistemi di cottura più moderni. Si tratta di un passo fondamentale per garantire a tutti l'accesso a un'energia accessibile, affidabile, sostenibile e moderna, come stabilito dall'Obiettivo 7 di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

 

Oltre a migliorare l'accesso all'energia, i progetti di cucina pulita contribuiscono a ridurre la produzione di carbone vegetale e l'uso diretto di legna da ardere, principali fattori di deforestazione in molti Paesi africani. Inoltre, la produzione e la distribuzione di questi fornelli migliorati favorisce l'imprenditorialità e rafforza le economie locali, poiché sono prodotti e distribuiti localmente, in collaborazione con organizzazioni nazionali e internazionali che già operano nella regione. L'intero progetto adotta una prospettiva di genere: la raccolta della legna è un compito lungo e faticoso tradizionalmente affidato alle donne , mentre l'adozione dei sistemi di Clean Cooking libera tempo per attività più produttive o educative. Infine, vi sono ulteriori impatti positivi sulla salute, poiché i nuovi fornelli producono meno fumo.

 

Attualmente, quasi 2,3 miliardi di persone utilizzano biomasse tradizionali per la cottura, di cui 1 miliardo in Africa subsahariana1. Il nostro obiettivo è ridurre l'uso di combustibili legnosi non sostenibili diffusi in tutto il continente, dove i pasti vengono cucinati su fuochi aperti o su fornelli rudimentali, esponendo le persone ai fumi nocivi derivanti dalla combustione di carbone, carbonella e altri prodotti e materiali legati a filiere non sostenibili.

 

Le iniziative Clean Cooking di Eni hanno ricevuto un nuovo impulso con l'avvio della distribuzione di fornelli migliorati in Costa d'Avorio nel 2022. Nel 2023 abbiamo lanciato una nuova fase del progetto "Promoting Energy Efficiency and Clean Cooking". In Mozambico ci rivolgiamo a 1,5 milioni di persone nella periferia di Maputo e in due province centrali del Paese. In questo contesto, l'iniziativa "Clean Cooking" ha fatto leva su cinque piccole aziende locali per la produzione di fornelli, utilizzati da oltre 100.000 persone.
Nel 2024 abbiamo avviato il programma per favorire l’accesso a soluzioni di cottura più efficienti e sicure per le famiglie anche in Angola. Il progetto, che ha già coinvolto 50.000 persone, ha l'obiettivo di raggiungere più di 2 milioni di persone entro il 2030.

Dal 2025, inoltre, inizieremo a distribuire modelli di fornelli avanzati che permetteranno di eliminare l'uso della biomassa legnosa: ad esempio, stufe a induzione nelle aree urbane e con fornelli pirolitici nelle aree rurali.
Allo stesso tempo, promuoveremo l'uso dei rifiuti agricoli come combustibile alternativo sostenibile. Questi rifiuti sono il risultato della lavorazione della biomassa agricola residua e proverranno anche dalla nostra filiera agri-feedstock. Questo combustibile eviterà la combustione di biomasse legnose non sostenibili. Per accelerarne l'adozione, abbiamo in programma il lancio di cinque progetti pilota nelle città di Maputo e Beira (Mozambico), Pointe-Noire (Repubblica del Congo), Kigali (Ruanda) e Boakè (Costa d'Avorio).

 

Note:

1) Dati Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE)

I numeri del progetto

Gli obiettivi del programma in Costa D’Avorio, Mozambico, Ruanda, Angola e Repubblica del Congo. 

5
progetti pilota

da avviare in Africa per l’adozione di fornelli avanzati


10 mln
persone

che beneficieranno del Clean Cooking Programme al 2027


20 mln
persone

che beneficieranno del Clean Cooking Programme al 2030


500 mila
persone

già raggiunte dal Clean Cooking Programme


3,5 mln
persone

obiettivo in Repubblica del Congo


1,5 mln
persone

obiettivo in Mozambico


> 2 mln
persone

obiettivo in Costa d’Avorio


> 2 mln
persone

obiettivo in Ruanda


> 2 mln
persone

obiettivo in Angola


5
progetti pilota

da avviare in Africa per l’adozione di fornelli avanzati

10 mln
persone

che beneficieranno del Clean Cooking Programme al 2027

20 mln
persone

che beneficieranno del Clean Cooking Programme al 2030

500 mila
persone

già raggiunte dal Clean Cooking Programme

3,5 mln
persone

obiettivo in Repubblica del Congo

1,5 mln
persone

obiettivo in Mozambico

> 2 mln
persone

obiettivo in Costa d’Avorio

> 2 mln
persone

obiettivo in Ruanda

> 2 mln
persone

obiettivo in Angola

Espandi Riduci

La Dichiarazione congiunta sul Clean Cooking

Il Clean Cooking Programme di Eni si inserisce in un più ampio contesto globale. L’obiettivo di Sviluppo Sostenibile 7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDG 7) punta ad “Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni” e, in questa cornice, l'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) sottolinea l’importanza delle iniziative di Clean Cooking. Nei Paesi africani in particolare, la mancanza di accesso a una cucina pulita ha conseguenze disastrose per la salute, il clima e la parità di genere, contribuendo a 3,7 milioni di morti premature di donne e bambini ogni anno nella sola Africa e si stima che sarebbero necessari circa 4 miliardi di dollari di investimenti annuali per garantire accesso al Clean Cooking per tutta la popolazione africana entro il 2030.

 

Condividendo queste posizioni, nel maggio 2024 Eni ha aderito alla Clean Cooking Declaration: Making 2024 the pivotal year for Clean Cooking durante il Summit on Clean Cooking in Africa promosso dall’Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA). Nella sede UNESCO a Parigi, Capi di Stato e di Governo, insieme a dirigenti d’azienda e rappresentanti di istituzioni internazionali e della società civile da tutto il mondo si sono riuniti per richiamare l’attenzione sul tema, condividendo le necessità e le iniziative già in atto in Africa, con l’obiettivo di implementare ogni azione a supporto e sancendo il 2024 come anno cruciale per accelerare l’accesso universale al Clean Cooking.



FONTE: "Making 2024 a turning point for Clean Cooking in Africa" IEA, 2024.

Documenti condivisi Scheda informativa, Eni for clean cooking, maggio 2024



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