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World Energy Transitions Outlook 2023 - 1.5°C Pathway

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Roma

La terza edizione del World Energy Transitions Outlook di IRENA

Il 4 luglio 2023, negli spazi del Complesso Eni Gazometro di Roma Ostiense e in diretta streaming, Eni ha presentato, in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) il primo volume del rapporto IRENA World Energy Transitions Outlook: 1.5°C Pathway (WETO 2023).

All’incontro hanno partecipato Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Clara Poletti, Commissario - ARERA e Presidente Board dei Regolatori – ACER, Francesco La Camera, Direttore Generale IRENA, Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ed Elizabeth Press, Director Planning and Programme Support IRENA. L’evento è moderato dalla giornalista di Reuters Giselda Vagnoni.

Il primo volume del rapporto fornisce una panoramica sui processi di transizione energetica, monitorandone i progressi e le lacune in tutti i settori energetici. WETO 2023 identifica le aree prioritarie e le azioni basate sulle tecnologie disponibili che devono essere realizzate entro il 2030 per poter raggiungere zero emissioni nette a metà secolo. 

Video webcast on demand

Highlights della pubblicazione di quest’anno

Lo scenario delineato nella pubblicazione presenta un percorso per raggiungere l'obiettivo di 1,5°C entro il 2050. Gli aspetti maggiormente significativi sono:

  • Il nuovo rapporto descrive la traiettoria che il settore energetico deve compiere per mantenersi all’interno dello scenario 1,5°C al 2050.
  • Sono stati fatti progressi, ma gli investimenti nel settore delle rinnovabili sono ancora insufficienti e si concentrano principalmente su un numero limitato di Paesi e di tecnologie.
  • Occorrono maggiori investimenti in tecnologie energetiche di transizione (energia idroelettrica, energia geotermica, biomassa sostenibile, idrogeno pulito) nonché in settori che utilizzano quote inferiori di energie rinnovabili (riscaldamento e trasporti).
  • La COP28 rappresenta un momento cruciale per dare nuovi impulsi alla transizione energetica i cui principali driver sono efficienza energetica, elettrificazione, espansione delle reti elettriche e flessibilità.
  • Occorre rimuovere le barriere che ostacolano la transizione energetica attraverso tre principali aree di intervento: investimenti nelle infrastrutture fisiche; adeguamento delle policy e dei quadri regolatori; formare le competenze necessarie per la transizione energetica.
  • A fianco di investimenti privati, servono investimenti e politiche pubbliche significative per rendere uniformi gli interventi in termini di tecnologie e geografie.
  • Una transizione energetica di successo necessita di una cooperazione internazionale rafforzata e riprogettata.
  • Occorre sostenere i Paesi in via di sviluppo fornendo accesso alla tecnologia, formazione, capacity building, finanziamenti accessibili.

Eni e l'Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili

Abbiamo avviato con IRENA una partnership che punta a facilitare il dialogo e la condivisione delle rispettive esperienze per accelerare la transizione energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili nei Paesi esportatori di combustibili fossili. L'accordo ha anche lo scopo di identificare gli ostacoli agli investimenti del settore privato nelle energie rinnovabili nei Paesi in cui operiamo e favorire soluzioni in coordinamento con i governi con un focus particolare su biocarburanti, energia marina e rinnovabili offshore.

Grazie a questa partnership, a partire dal 2022 è stato organizzato il programma formativo Capacity Building on Biofuels rivolto ai funzionari ministeriali di Paesi africani che vede Eni in prima linea nella diffusione delle conoscenze sulle tematiche dei biocarburanti. Tra il 2023 e il 2024 il programma proseguirà fino a coinvolgere in totale 11 Paesi africani.  

Scopri di più sull’iniziativa di Capacity Building.



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