• FINANZA, STRATEGIA E REPORT

Eni: risultati del secondo trimestre e del semestre 2023

Il Consiglio di Amministrazione di Eni, riunitosi sotto la presidenza di Giuseppe Zafarana, ha approvato i risultati consolidati del secondo trimestre e del primo semestre 2023 (non oggetto di audit). Esaminando i risultati, Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato:

“Nel secondo trimestre 2023 Eni ha ottenuto eccellenti risultati operativi e finanziari in un contesto di mercato meno favorevole. Sottolineiamo questa resilienza dopo che Eni, nel precedente e ben più positivo scenario, era stata in grado di coglierne al meglio le opportunità. Oltre ad aver raggiunto traguardi finanziari positivi, Eni ha realizzato importanti progressi nella attuazione della propria strategia in tutti i settori di attività. L’utile operativo adjusted del secondo trimestre, pari a €3,4 mld e che sale a €4,2 mld includendo il contributo delle JV/collegate, è stato trainato dai solidi risultati di una E&P in crescita e da un’altra eccellente performance di GGP. Mentre lo scenario di mercato ha condizionato la raffinazione e la chimica, Sustainable Mobility e Plenitude continuano a registrare crescita di utili e di capacità in linea con il piano e nonostante le volatili condizioni esterne. Il flusso di cassa adjusted è stato rilevante, pari a €4,2 mld, ben superiore alle esigenze di finanziamento degli investimenti di €2,6 mld. Nel primo semestre 2023, anche scontando il fabbisogno del capitale circolante, abbiamo ottenuto circa €3 mld di flusso di cassa discrezionale, in grado di coprire quasi per intero l’esborso per il dividendo 2023. Le iniziative di trasformazione strategica che stiamo implementando stanno portando benefici ai nostri risultati, e il 2023 ha registrato ulteriori significativi avanzamenti. Oltre a espandere la nostra capacità di bioraffinazione con la JV di Chalmette negli Stati Uniti e all’acquisizione di Novamont nella chimica verde, a giugno abbiamo annunciato l’acquisizione di Neptune Energy. Il portafoglio di Neptune, focalizzato sul gas, complementare a livello geografico/operativo a quello Eni e a ridotto profilo di emissioni operative, rappresenta una eccezionale combinazione rispetto ai nostri obiettivi di medio/lungo termine, e comporterà significativi benefici operativi e finanziari. Ciascuna delle nostre iniziative strategiche contribuirà al conseguimento di quella forte progressione verso i risultati di cui ci siamo dati obiettivo nel piano. Considerando l’andamento del primo semestre e il chiaro progresso dei nostri settori di attività, che porta a un miglioramento nella previsione dei risultati ad anno intero, si confermano i solidi fondamentali sulla cui base corrispondere a settembre la prima rata trimestrale del dividendo annuo di €0,94 per azione, aumentato rispetto all’esercizio precedente, nonché proseguire il programma di riacquisto di azioni da €2,2 mld avviato a maggio.”

 

Highlight finanziari del secondo trimestre 2023

  • L’utile ante imposte adjusted del secondo trimestre 2023 pari a €3,7 mld nonostante registri una flessione del 41%, rappresenta un risultato molto robusto considerata la contrazione del 30% del prezzo del Brent e i prezzi del gas naturale e i margini di raffinazione in calo di oltre il 60%. In particolare, l’utile operativo proforma adjusted che integra i margini operativi delle società all’equity risulta pari a €4,2 mld rispetto a €7 mld del trimestre 2022. Questa performance riflette la resilienza degli utili di E&P, comprensivi di una produzione in crescita, un risultato di GGP ancora molto solido, nonché i contributi di Sustainable Mobility e Plenitude.
  • Nel secondo trimestre 2023 E&P ha conseguito l’utile operativo adjusted di €2,1 mld, condizionato dall'indebolimento dei prezzi di realizzo e dal deconsolidamento delle attività in Angola che influenza la comparabilità dei risultati rispetto al 2022. Includendo il contributo delle società all’equity, l'utile operativo proforma del secondo trimestre 2023 ammonta a €2,8 mld, con una riduzione del 52%, e risente di maggiori costi esplorativi. Il risultato del primo semestre 2023 è stato di €4,9 mld (rispetto ai €9,3 mld del primo semestre 2022). La produzione del trimestre è aumentata del 2% rispetto al 2022.
  • GGP ha registrato l’utile operativo adjusted di €1,1 mld nel secondo trimestre 2023, rispetto al sostanziale pareggio dello stesso periodo dell'anno precedente, che comporta un ottimo risultato progressivo di €2,5 mld nel primo semestre. Il risultato del secondo trimestre è stato trainato principalmente dai connaturati benefici derivanti da meccanismi contrattuali di aggiornamento, rinegoziazioni e accordi relativi a periodi precedenti che sono tipici del settore di attività. Inoltre, in un mercato ancora caratterizzato da moderate volatilità e opportunità di arbitraggio, la continua ottimizzazione degli asset e l’attività di trading hanno contribuito alla performance del trimestre.
  • Eni Sustainable Mobility, operativa dal 1° gennaio 2023, ha conseguito l’utile operativo adjusted di €0,20 mld, in leggera variazione rispetto al secondo trimestre 2022 (€0,34 mld nel primo semestre 2023, +38%).
  • Il business Refining ha registrato una perdita operativa adjusted di €0,05 mld nel secondo trimestre 2023 rispetto all'utile di €0,76 mld nello stesso trimestre 2022 (un utile operativo di €0,08 mld nel primo semestre 2023), influenzata dal ridimensionamento dello scenario con un SERM in calo a 6,6 $/bbl (da 17,2 $/bbl nel secondo trimestre 2022). Il risultato ha risentito dell’andamento di alcune variabili di scenario non integralmente catturate dal SERM, quali la minore esposizione ai costi energetici indicizzati al prezzo del gas naturale, i differenziali dei greggi, nonché attività di manutenzione presso alcune importanti unità di conversione.
  • Il settore Plenitude & Power ha conseguito solidi risultati con un utile operativo adjusted di €0,17 mld (+18% rispetto al secondo trimestre 2022; €0,35 mld nel primo semestre, +8% rispetto al periodo di confronto) sostenuto dal positivo andamento dell’attività retail, dalla crescita della capacità rinnovabile e della produzione di energia rinnovabile e dalle ottimizzazioni nel business della generazione termoelettrica. Plenitude ha conseguito l’EBITDA proforma adjusted di €0,47 mld nel primo semestre 2023, proporzionalmente più elevato rispetto alla previsione annuale di oltre €0,7 mld, riflettendo in parte la stagionalità del business.
  • Versalis ha risentito dell’eccezionale rallentamento della domanda in tutti i segmenti di mercato e della continua pressione competitiva dai flussi d’importazione, determinando una perdita di €0,07 mld nel secondo trimestre 2023 (perdita di €0,18 mld nel primo semestre 2023).
  • L’utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni del secondo trimestre 2023 è stato di €1,94 mld, condizionato dal più debole scenario, ma con un significativo effetto compensativo dato dalla prestazione industriale. Il tax rate adjusted del Gruppo, che non include contributi straordinari nazionali, è stato inferiore al 50% nonostante l’impatto dell'imposta sugli utili del settore energetico nel Regno Unito “UK Energy Profit Levy”. Nel primo semestre 2023, l'utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni è stato di €4,84 mld.
  • Nel secondo trimestre 2023, il flusso di cassa da attività operativa adjusted ante working capital al costo di rimpiazzo di €4,2 mld ha ampiamente finanziato gli esborsi per gli investimenti organici (€2,6 mld) e i dividendi (€0,7 mld). Nel primo semestre 2023, il flusso di cassa adjusted è stato pari a €9,5 mld, generando un free cash flow organico pari a €3 mld.
  • Le attività di portafoglio di circa €1,2 mld hanno riguardato il pagamento della prima tranche del prezzo dell’acquisizione della bio-raffineria St. Bernard di Chalmette, asset a gas in Algeria e asset del business delle rinnovabili. Nel primo semestre il pagamento dei dividendi è stato di €1,5 mld e l'acquisto di azioni proprie di €0,4 mld.
  • Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato la distribuzione della prima delle quattro tranche (per un totale di €0,94 di dividendo annuo) del dividendo per l'esercizio 2023 di €0,24 per azione in circolazione alla data di stacco cedola del 18 settembre 2023, con data di pagamento 20 settembre 2023, come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2023.
  • L'indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 al 30 giugno 2023 è pari a €8,2 mld; il leverage è pari a 0,15 (0,13 al 31 dicembre 2022).

A seguito dell'autorizzazione dell’Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2023, relativa ad un nuovo programma di acquisto di azioni proprie per un esborso di €2,2 mld fino a un massimo di €3,5 mld nell’anno, è stato avviato a fine maggio il programma di buyback 2023. Alla data del 21 luglio 2023

Principali sviluppi di business

Acquisizione di Neptune Energy

  • Eni e la sua collegata Vår Energi ASA hanno firmato un accordo per l'acquisizione di Neptune, società indipendente leader nell'esplorazione e produzione di gas a livello globale, con attività focalizzate sul gas a contenute emissioni, nonchè diversi progetti nella cattura della CO2. Eni acquisirà un portafoglio di attività che presenta una forte complementarità a livello operativo e strategico con il proprio, rafforzando la presenza in aree geografiche chiave, come Regno Unito, Algeria, Indonesia e Australia. Vår consoliderà la sua posizione in Norvegia. L'operazione, del valore di $4,9 mld, di cui $2,6 mld acquisiti da Eni e $2,3 mld da Vår, incrementerà il plateau di produzione di Eni di oltre 100 mila boe/g, includendo la quota Eni in Vår, con volumi a costo competitivo e a contenute emissioni che sosterranno la strategia del Gruppo con l’obiettivo di incrementare la quota di produzione di gas naturale e di accelerare la transizione, migliorando al contempo la sicurezza delle forniture energetiche all'Europa. Il closing dell’operazione, i cui effetti economici sono retroattivi al 1° gennaio 2023, è previsto all'inizio del 2024, subordinatamente alla finalizzazione delle procedure antitrust e ad altre condizioni sospensive, e sarà immediatamente accrescitiva degli utili e del flusso di cassa di Eni, grazie anche alle sinergie previste di almeno $0,5 mld.

Exploration & Production

  • Nel primo semestre 2023, il portafoglio riserve è stato incrementato di circa 360 mln di boe di nuove risorse, grazie soprattutto alle scoperte nell’offshore di Egitto, Congo e Messico.
  • In aprile, la FPSO Firenze è salpata da Dubai per raggiungere il giacimento di Baleine in Costa d'Avorio. La FPSO, che al momento dell'ormeggio sarà ribattezzata Baleine, è stata ristrutturata e potenziata per aumentare la sua capacità di lavorazione fino a 15.000 bl/g di olio e circa 25 mmcf/g di gas associato.
  • A giugno, Eni ha firmato con Perenco l'accordo per la vendita della partecipazione in diversi permessi in Congo. Il corrispettivo della transazione è di circa $300 mln. Il closing è soggetto all'autorizzazione delle autorità locali e regolatorie competenti.
  • A luglio, Eni ha acquisito gli asset in produzione e sviluppo di Chevron nell’offshore dell’Indonesia. L’operazione consentirà a Eni di accelerare lo sviluppo dei progetti in corso nell’area e l’integrazione con gli asset di Neptune Energy. Questa acquisizione è in linea con la strategia di transizione energetica di Eni, per aumentare la quota di produzione di gas naturale al 60% entro il 2030. La chiusura della transazione è soggetta alle approvazioni governative e regolatorie.

Global Gas & LNG Portfolio

  • In aprile Eni e SPP, il principale fornitore di energia della Slovacchia, hanno firmato un accordo di cooperazione commerciale nel settore del gas e del GNL relativo a possibili iniziative nel trading e nella gestione delle capacità di rigassificazione e trasporto per garantire e rafforzare la fornitura di gas naturale alla Repubblica Slovacca.
  • In aprile Eni ha inaugurato il progetto Congo LNG, il primo progetto di liquefazione del gas naturale del Paese e una delle principali iniziative di Eni per la diversificazione delle forniture. Lo start-up del progetto è atteso prima della fine dell’anno ed è previsto raggiungere una capacità produttiva complessiva di GNL di 3 mln di tonnellate all'anno (circa 4,5 mld di metri cubi all'anno) a partire dal 2025.
  • A maggio Eni ha consegnato il primo carico di GNL proveniente dall'impianto di liquefazione egiziano di Damietta nel nuovo terminale di rigassificazione di Snam a Piombino, Toscana. A luglio è avvenuta la consegna del primo carico proveniente dall’impianto di Betihoua in Algeria.

Sustainable Mobility, Refining e Chimica

  • A giugno, Eni Sustainable Mobility Spa e PBF Energy Inc. (PBF) hanno finalizzato la joint venture paritetica in St. Bernard Renewables LLC (SBR), una bioraffineria operativa co-locata con la Raffineria di Chalmette di PBF in Louisiana (USA). La bioraffineria è entrata in esercizio con una capacità di lavorazione di circa 1,1 mln di tonnellate/anno di materie prime, con capacità di pretrattamento complete. Produrrà principalmente HVO Diesel utilizzando il processo Ecofining™ sviluppato da Eni in collaborazione con Honeywell UOP.
  • In aprile, Versalis, che attualmente possiede una partecipazione del 36% in Novamont, ha perfezionato un accordo per l'acquisto del rimanente 64% nelle mani dell'altro azionista Mater-Bi. Il closing dell’operazione è soggetto alle consuete condizioni sospensive.
  • A maggio, Kenya Airways ha effettuato il suo primo volo con il SAF (Sustainable Aviation Fuel) di Eni Sustainable Mobility. Il carburante convenzionale JetA1 è miscelato con Eni Biojet prodotto dalla raffineria di Livorno attraverso la distillazione delle bio-componenti prodotte nella bioraffineria di Gela. 

Plenitude & Power

  • A maggio la Commissione Europea e Cassa Depositi e Prestiti hanno assegnato a Be Charge oltre €100 mln per la realizzazione, entro il 2025, di una rete di oltre 2.000 punti di ricarica "ultraveloci", con una potenza minima di 150 kW, lungo le principali direttrici di trasporto europee di otto paesi.
  • A giugno Plenitude, attraverso la sua controllata Be Charge, ha definito un accordo con Ikea per l'installazione di 250 stazioni di ricarica di ultima generazione all'interno delle aree di parcheggio dei negozi e dei centri commerciali Ikea in tutto il territorio nazionale.
  • A giugno è entrato in funzione il primo impianto di batterie di dimensioni utility-scale di Plenitude, realizzato ad Assemini (Cagliari). L'impianto, con una capacità installata di 15 MW e una capacità di accumulo di energia di 9 MWh, è stato realizzato con moduli di batteria basati sulla tecnologia del litio ferro fosfato (LFP).
  • A giugno Eni e KazMunayGas (KMG) hanno annunciato un progetto congiunto per una centrale ibrida rinnovabili-gas da 250 MW a Zhanaozen, nella regione di Mangystau. Il progetto, il primo del suo genere nel Paese, comprende una centrale solare, una centrale eolica e una centrale a gas per la produzione e la fornitura di energia elettrica stabile e a basse emissioni di carbonio alle filiali di KMG nella zona.
  • A giugno Eni Plenitude SpA SB ha finalizzato l'acquisizione da Helios UK (Spain) Ltd di un portafoglio di due impianti fotovoltaici con una capacità totale di 96,4 MWp nella regione spagnola di Albacete.
  • A luglio GreenIT, JV di Plenitude e CDP Equity, ha firmato un accordo con Hive Energy Limited e SunLeonard Energy Limited per sostenere lo sviluppo di quattro progetti fotovoltaici con una capacità totale fino a 200 MW. I nuovi siti saranno sviluppati in Puglia, Sicilia e Lazio sfruttando la tecnologia agrivoltaica, installando strutture sopraelevate.

Decarbonizzazione e Sostenibilità

  • A maggio, Eni ha firmato un Memorandum di intenti con il Governo della Repubblica di Guinea Bissau per esplorare potenziali aree di collaborazione nell'esplorazione, nelle soluzioni climatiche basate sulla natura e sulla tecnologia, nell'agricoltura, nella sostenibilità e nella salute. Altre aree di collaborazione includono la valutazione del potenziale esplorativo dell'area offshore del Paese.
  • A maggio, Eni ha firmato un Memorandum d'intesa con Sonangol per valutare possibili iniziative congiunte nei settori della transizione energetica, incluse le filiere agroindustriali per la produzione di carburanti a basso contenuto di carbonio e la valorizzazione delle biomasse per applicazioni agroindustriali e materiali critici.
  • A giugno, Eni ha firmato un Memorandum d'intesa con la Libia per valutare opportunità di riduzione delle emissioni di gas serra e di sviluppo dell'energia sostenibile nel Paese. Secondo i termini del memorandum, Eni lavorerà alla riduzione delle emissioni di CO2 attraverso la riduzione del gas flaring di routine, delle emissioni fuggitive e del venting, oltre a possibili progetti per la riduzione delle emissioni dei settori “hard-to-abate”. 

Outlook 2023

Il Gruppo ha definito le seguenti previsioni operative e finanziarie riviste per l’esercizio 2023:

  • E&P: produzione di idrocarburi confermata la guidance di 1,63-1,67 mln di boe/g per il 2023 allo scenario Eni di 80 $/barile. Nel terzo trimestre 2023 la produzione è prevista a circa 1,63 mln di boe/g.
  • E&P: confermato l’obiettivo esplorativo di 700 mln di boe di nuove risorse.
  • GGP: rivista al rialzo la guidance sull’EBIT adjusted nell’intervallo €2,7 mld - €3,0 mld nell’anno, rispetto alla previsione di €2 mld - €2,2 mld.
  • Plenitude & Power: EBITDA proforma adjusted di Plenitude rivisto al rialzo a circa €0,8 mld rispetto alla precedente guidance superiore a €0,7 mld.
  • Sustainable Mobility, Refining e Chimica: EBITDA proforma adjusted di Sustainable Mobility confermato a oltre €0,9 mld. EBIT proforma adjusted del downstream atteso a €0,8 mld, in calo rispetto a €1 mld - €1,1 mld, per effetto delle condizioni di mercato non catturate dal margine di riferimento SERM.
  • Risultati consolidati: confermato l’EBIT adjusted a €12 mld nonostante il peggioramento dello scenario1, con un aumento della prestazione industriale di circa €2 mld. Alle assunzioni peggiorative di scenario, il flusso di cassa2 è atteso nell’intervallo €15,5 mld - €16 mld, riflettendo analogamente il miglioramento della prestazione industriale.
  • Investimenti di Gruppo: attesi inferiori a €9 mld, in riduzione rispetto alla precedente previsione di €9,2 mld e a quella iniziale di €9,5 mld, beneficiando di continue azioni di ottimizzazione e di efficienza.
  • Leverage: previsto entro l’intervallo dichiarato di 0,1-0,2.
  • Remunerazione degli azionisti: il dividendo 2023 di €0,94 per azione è stato approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2023. La prima tranche trimestrale di €0,24 per azione sarà messa in pagamento il 20 settembre 20233. Il piano di acquisto di azioni proprie approvato dalla stessa Assemblea per un ammontare di €2,2 mld fino ad un massimo di €3,5 mld è stato avviato a maggio con completamento atteso entro Aprile 2024.  

Le prospettive sopra descritte sono dichiarazioni previsionali basate sulle informazioni ad oggi disponibili e sulle valutazioni del management e sono soggette ai potenziali rischi e incertezze dello scenario (si veda il nostro disclaimer a pagina 18).

 

[1] Lo scenario aggiornato 2023 è: Brent 80 $/bbl (da 85 $/bbl); margine SERM invariato a 8 $/bbl; prezzo spot del gas PSV 484 €/Kmc (da 529 €/Kmc); tasso di cambio medio EUR/USD 1,08 (invariato).

[2] Prima della variazione del capitale circolante.

[3] Data stacco: 18 settembre 2023; data registrazione: 19 settembre 2023.

 

 

Il testo completo del Comunicato Stampa è disponibile nella versione pdf.

 

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