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Eni raggiunge un accordo con i partner per risolvere amichevolmente le dispute pendenti di Union Fenosa Gas, consentendo il riavvio dell’impianto di gas naturale liquefatto di Damietta in Egitto

Il Cairo, 27 febbraio 2020 -  Eni ha firmato oggi una serie di accordi con la Repubblica Araba d’Egitto (ARE), la Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC), la Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS) e la società spagnola Naturgy, che aprono la strada per il riavvio dell’impianto di liquefazione di Damietta in Egitto entro giugno 2020.

L’impianto di liquefazione, di proprietà della società SEGAS, partecipata al 40% da Eni attraverso Union Fenosa Gas (50% Eni e 50% Naturgy), ha una capacità di 7,56 miliardi di metri cubi all’anno ma è fermo dal novembre del 2012.

Anche grazie alla rapida messa in produzione delle nuove scoperte di gas naturale di Eni, soprattutto dai campi di Zohr e Nooros, l’Egitto ha riacquistato la piena capacità di soddisfare la domanda interna di gas e può destinare la produzione eccedente all’esportazione attraverso gli impianti di GNL.

Gli accordi prevedono la risoluzione amichevole delle dispute pendenti di Union Fenosa Gas e SEGAS con EGAS e ARE e la successiva ristrutturazione societaria della stessa Union Fenosa Gas, i cui asset saranno ripartiti fra i soci Eni e Naturgy.

In particolare la partecipazione di Union Fenosa Gas nell’impianto di Damietta (80%) sarà trasferita per il 50% ad Eni e per il 30% ad EGAS. Il risulante shareholding di SEGAS sarà quindi Eni 50%, EGAS 40% e EGPC 10%. Eni inoltre subentrerà nel contratto di acquisto del gas naturale destinato all’impianto e riceverà diritti di liquefazione corrispondenti, aumentando cosí i volumi di GNL in portafoglio di 3,78 miliardi di metri cubi all'anno, che saranno disponibili su base FOB, senza restrizioni di destinazione.

Per quanto riguarda le attività di Union Fenosa Gas fuori dall’Egitto, Eni subentrerà nelle attività di commercializzazione di gas naturale in Spagna, rafforzando la sua presenza nel mercato europeo del gas.

L’operazione di oggi consente di rafforzare la presenza di Eni nell’Est Mediterraneo, una regione chiave per l’approvvigionamento di gas naturale, una risorsa fondamentale per la transizione energetica. L’operazione consente di rafforzare gli obiettivi strategici di Eni in termini di crescita del portafoglio GNL, in particolare in Egitto dove Eni è il principale produttore di gas.

L’efficacia degli accordi è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive.

L’accordo è di primaria importanza per tutte le parti coinvolte e risolve tutte le dispute pendenti. In particolare, l’Egitto prosegue sul percorso di valorizzazione delle importanti risorse energetiche sviluppate nel Paese da Eni e riattiva un asset strategico per il Paese, mentre Eni completa un importante riassetto del proprio portafoglio di attività nell’area del Mediterraneo.

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