- COMMENTI E PRECISAZIONI
San Donato Milanese (MI) - Milano, 20 dicembre 2017 – Il Consiglio di Amministrazione di Eni prende atto della decisione del Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Milano che ha disposto il rinvio a giudizio della società, del suo Amministratore Delegato e di alcuni manager per il reato di corruzione internazionale in relazione alla vicenda dell’acquisizione nel 2011 di una quota nella licenza denominata OPL 245 in Nigeria.
Il Consiglio di amministrazione di Eni, anche sulla base di una valutazione degli esiti delle verifiche svolte da consulenti indipendenti incaricati di esaminare tutti gli atti e la documentazione depositata a chiusura delle indagini della Procura di Milano nel 2016, ha confermato la fiducia circa la estraneità di Eni alle condotte corruttive contestate in relazione alla richiamata vicenda.
Il Consiglio di amministrazione ha, altresì, confermato la massima fiducia nell’Amministratore Delegato, Claudio Descalzi, sulla sua totale estraneità alle ipotesi di reato contestate e, in generale, sul ruolo di capo azienda.
Eni esprime piena fiducia nella giustizia e nel fatto che il procedimento giudiziario accerterà e confermerà la correttezza ed integrità del proprio operato.
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