La trasformazione industriale che abbiamo avviato ha l’obiettivo di decarbonizzare l’intera l’azienda, coinvolgendo tutte le linee di business: a questo scopo investiamo in ricerca, sviluppo e implementazione di tecnologie per la transizione. Il nostro modo di operare vuole contribuire a risolvere quello che il World Energy Council definisce trilemma energetico puntando ad assicurare, allo stesso tempo, la sostenibilità ambientale, la sicurezza di approvvigionamento e l’accessibilità economica dell’energia. A questo scopo, operiamo una diversificazione delle fonti a livello geografico e tecnologico, per garantire un’energia efficiente, sicura, sostenibile e accessibile a un numero sempre crescente di persone. Puntando alla neutralità carbonica al 2050, la nostra strategia di decarbonizzazione definisce target di emissioni e obiettivi di business di medio-lungo termine. Il percorso si compone di una serie di obiettivi intermedi che prevedono prima l’azzeramento delle emissioni nette (Scope 1+2) del business upstream al 2030 e delle altre attività Eni (Scope 1+2) al 2035, per poi raggiungere l’azzeramento netto al 2050 di tutte le emissioni GHG Scope 1, 2 e 3 in termini assoluti e di intensità. Il nostro piano di crescita e trasformazione coinvolge l’intera catena del valore.
Emissioni dirette, cioè riconducibili agli impianti produttivi Eni.
Emissioni indirette derivanti dalla generazione di energia elettrica, calore e vapore acquistati da altre aziende energetiche e usati negli impianti produttivi Eni.
Emissioni prodotte lungo la catena del valore a monte e a valle dell’attività della compagnia (es. fornitori e clienti).
Prevediamo l’ottimizzazione e la valorizzazione del portafoglio Oil & Gas attraverso la sua progressiva riduzione delle emissioni, l’espansione nelle energie rinnovabili e nell’economia circolare e l’offerta di nuove soluzioni energetiche e servizi. Il piano è supportato da attività trasversali che mirano a ottimizzare le soluzioni esistenti e a ricercare innovazioni break-through in grado di accelerare il processo.
L’attuazione della strategia di Eni verso il Net Zero si compone di diverse azioni che da un lato permettono di decarbonizzare le proprie attività (riducendo le emissioni Scope 1+2), dall’altro di contribuire ad accelerare la decarbonizzazione della catena del valore, con particolare riferimento ai consumatori attraverso la fornitura di prodotti low carbon (riducendo le emissioni Scope 3).
Il raggiungimento dell’obiettivo Net Zero al 2050 per tutte le emissioni Scope 1+2+3 è supportato da un approccio che coinvolge l’intera catena del valore, prevedendo l’ottimizzazione e valorizzazione del portafoglio upstream attraverso la progressiva decarbonizzazione, abbinata all’espansione dei business bio, rinnovabili e di economia circolare e all’offerta di nuove soluzioni energetiche e servizi. Per l’upstream, la produzione di idrocarburi traguarderà una crescita progressiva della componente gas (inclusi, dal 2024, i condensati) che raggiungerà più del 60% al 2030 e più del 90% dopo il 2040, impattando anche sul portafoglio midstream gas (trasporto e commercializzazione) che vedrà una sempre maggiore integrazione con i progetti equity. Lo sviluppo dei biocarburanti genererà un contributo importante alla decarbonizzazione del trasporto e una opportunità di conversione dell’attuale capacità di raffinazione tradizionale. I progetti di cattura, stoccaggio e utilizzo della CO2 (CCUS) avranno una funzione complementare per ridurre le emissioni residuali difficili da abbattere con le tecnologie esistenti. Infine, per raggiungere net zero al 2050, si utilizzerà la compensazione delle emissioni residuali attraverso offset, principalmente da Natural Climate Solutions. La velocità dell’evoluzione di tale trasformazione e il contributo relativo dei business dipenderanno da una serie di variabili, tra cui l’andamento del mercato, lo scenario scientifico-tecnologico e la normativa di riferimento.
Il processo di gestione dei rischi e delle opportunità connesse al cambiamento climatico si inserisce nell’ambito del Modello di Risk Management Integrato (RMI), che abbiamo sviluppato per supportare il management nel processo decisionale, rafforzando la consapevolezza del profilo di rischio e delle relative mitigazioni. Ci impegniamo in parallelo per assicurare l’integrità delle nostre operazioni, anche per gestire in modo responsabile gli impatti socioeconomici e ambientali nei Paesi dove siamo presenti. I rischi connessi al climate change sono analizzati, valutati e gestiti considerando le raccomandazioni della TCFD (Task Force on Climate-related Financial Disclosure) che si riferiscono sia ai rischi legati alla transizione energetica (scenario di mercato, evoluzione normativa, legale e tecnologica e aspetti reputazionali) sia al rischio fisico (acuto e cronico), attraverso un approccio integrato e trasversale che coinvolge le funzioni competenti nonché le linee di business (DNF).
Attraverso collaborazioni, partnership e dialogo con i governi contribuiamo a favorire la transizione energetica a livello globale.
Iniziative a tutela di territori ed ecosistemi e soluzioni tecnologiche per compensare le emissioni di gas serra.
Puntiamo a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, attraverso un piano scandito da obiettivi progressivi che coinvolge tutti i settori.
Scopri il report di sostenibilità che raccoglie i nostri obiettivi, impegni e risultati per una transizione energetica socialmente equa.