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Bioenergie, energia da materie prime biogeniche

Mano agricoltore semi di ricino

La produzione di biometano e altri biocarburanti

Siamo presenti nel settore delle bioenergie con investimenti nella produzione di biocarburanti e biometano, ottenuti in modo crescente da scarti e rifiuti. Eni produce biocarburanti a partire da diverse materie prime. Le nostre bioraffinerie sono oggi alimentate prevalentemente da materie prime di scarto risultanti da oli esausti di cucina, grassi animali e altre biomasse, consentendo di produrre biocarburanti Hydrotreated Vegetable Oil (HVO) in grado di abbattere, a seconda della carica utilizzata, tra il 60 e il 90% delle emissioni di CO2eq (calcolate lungo tutta la catena del valore) rispetto al mix fossile di riferimento ai sensi della Direttiva sulle Energie Rinnovabili "RED". Eni ha cessato l’approvvigionamento di olio di palma nelle bioraffinerie di Venezia e Gela già da ottobre 2022.

 

Attraverso Enilive gestiamo le attività di bioraffinazione, la produzione di biometano e tutte le soluzioni di smart mobility, tra cui il car sharing Enjoy, la commercializzazione e distribuzione di tutti i combustibili per la mobilità, anche attraverso le Enilive Station in Europa.

Numeri in evidenza

I biocarburanti saranno sempre più presenti nel nostro mix energetico grazie a un piano di espansione della capacità degli impianti. 

1,65
MTPA

capacità di bioraffinazione totale nel 2023 (milioni di tonnellate all'anno)


>5
MTPA

capacità di bioraffinazione totale con entro il 2030


>5 mila

Enilive Station presenti in Europa


~ 1.200

stazioni della rete Enilive in Italia e all’estero in cui è presente HVOlution


1,65
MTPA

capacità di bioraffinazione totale nel 2023 (milioni di tonnellate all'anno)

>5
MTPA

capacità di bioraffinazione totale con entro il 2030

>5 mila

Enilive Station presenti in Europa

~ 1.200

stazioni della rete Enilive in Italia e all’estero in cui è presente HVOlution

Espandi Riduci

Dalle soluzioni dei nostri Centri Ricerche sviluppiamo i biocarburanti

Con tecnologie e metodi di produzione a ridotto impatto carbonico produciamo combustibili che contribuiscono a ridurre le emissioni nei trasporti.

Biocarburanti per veicoli a motore diesel, aerei e navi

Le bioenergie contribuiscono a rendere più sostenibile la mobilità fornendo carburanti per i trasporti su strada, ma anche per il settore aeronautico e navale.

 

Il nostro biocarburante di punta per i trasporti è l’HVO  (Hydrotreated Vegetable Oil), che produciamo da materie prime rinnovabili, prevalentemente scarti e residui, nelle bioraffinerie di Venezia e Gela, in Italia, e in quella di Chalmette, negli Stati Uniti d’America, grazie alla tecnologia EcofiningTM. È un prodotto che può essere utilizzato in purezza da tutti i motori diesel compatibili ed è commercializzato con il nome HVOlution nelle stazioni di servizio Enilive. Inoltre, l’HVO è presente in una miscela del 15% nel carburante Eni Diesel+.

Carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF)

Per contribuire a decarbonizzare anche il trasporto aereo Enilive produce e distribuisce i SAF (Sustainable Aviation Fuel), carburanti sostenibili per l’aviazione . Nell’ambito del trasporto aereo Enilive ha siglato accordi con ITA, DHL, Kenya Airways e Ryanair.

Biocarburanti per il trasporto navale

Sviluppiamo iniziative per contribuire al processo di transizione energetica e decarbonizzazione del settore navale e della marina, attraverso la produzione e la commercializzazione di biocarburante HVO e altri combustibili energetici, come idrogeno e ammoniaca “blu” o “verde” provenienti da materie prime biogeniche, rinnovabili o di scarto. Insieme alle associazioni degli armatori, dal 2023 partecipiamo all'iniziativa “La rotta verso il net zero. Insieme per decarbonizzare il settore marittimo” che consente loro di rispondere ai target del Regolamento FuelEU Maritime, all’International Maritime Organization (IMO), all’Emission Trading System (ETS) ed agli altri ulteriori adempimenti per contribuire alla decarbonizzazione del settore.

 

Numeri in evidenza

Potenzialità di produzione di SAF con l’avvio del primo impianto nella bioraffineria di Gela.

1 mln
ton/a

capacità produzione potenziale di SAF attesa entro il 2026 a Gela

2 mln
ton/a

capacità produzione potenziale di SAF attesa entro il 2030 a Gela

L’agri-business incarna l’approccio di Eni per una transizione energetica con una forte componente innovativa, associata a una forte attenzione per la dimensione sociale.
Claudio Descalzi Amministratore Delegato

Gli agri-hub nei progetti avviati in Africa

Per assicurare l’approvvigionamento sempre più sostenibile delle nostre bioraffinerie, abbiamo sviluppato un modello di integrazione verticale per la coltivazione e spremitura di semi per la produzione di oli vegetali (agrifeedstock), con l’obiettivo di raggiungere oltre 700 mila tonnellate nel 2027, corrispondenti a oltre il 35% del feedstock processato nelle bioraffinerie italiane. Attraverso un progetto basato sugli agri-feedstock: stiamo coordinando la coltivazione su terreni identificati come degradati dalle autorità locali e promovendo l’introduzione di colture di secondo raccolto, progetti di agricoltura rigenerativa che puntano a non entrare in competizione né con la produzione alimentare né con le risorse forestali, in alcuni Paesi africani come il Mozambico. Negli stessi paesi coordiniamo la raccolta di materie di scarto, utili alla produzione di biocarburanti, provenienti di agricoltura, allevamento, attività del comparto agroalimentare ristorazione e turismo. I prodotti vengono raccolti in una rete di “agri-hub”, per essere poi processati nelle nostre bioraffinerie e contribuire a produrre biocarburanti HVO in un primo momento con un ruolo limitato, ma a tendere sempre più importante.

 

Oltre alle coltivazioni, ognuno di questi progetti prevede la realizzazione di un centro per la spremitura dei raccolti e la produzione dell’olio, accompagnato dall’attivazione di una serie di servizi per gli agricoltori come l’accesso alla meccanizzazione, la distribuzione di semi e fertilizzanti, la formazione e l’assistenza tecnica. Il modello prevede che anche i sottoprodotti di lavorazione siano valorizzati e trasformati in mangimi per l’allevamento o fertilizzanti per il terreno, contribuendo al miglioramento delle produzioni agricole per il mercato domestico. La rigenerazione dei terreni grazie alla coltivazione di biomassa, inoltre, contribuisce allo sviluppo socio-economico del territorio. Gli agricoltori, infatti, detengono la gestione completa della produzione agricola degli agri-hub. Con questo modello, garantiamo agli agricoltori l'ingresso della loro produzione al mercato, senza pregiudicare l'accesso alla terra.

Numeri in evidenza

I principali obiettivi che vogliamo raggiungere attraverso gli agri-hub in Africa. 

700 mila
tonnellate

target previsto di agrifeedstock prodotto entro il 2027 in diversi Paesi


200 mila
famiglie

keniote che beneficeranno degli agri-hub entro il 2030


700 mila
tonnellate

target previsto di agrifeedstock prodotto entro il 2027 in diversi Paesi

200 mila
famiglie

keniote che beneficeranno degli agri-hub entro il 2030

Espandi Riduci

Kenya, gli agri-hub per una mobilità più sostenibile

Un photobook racconta il coinvolgimento degli agricoltori locali nella produzione di oli vegetali da utilizzare come materia prima per i biocarburanti.

Donna in campo di ricino

Verso una nuova energia

Visita i progetti per la produzione di agri-feedstock che contribuiscono a un approvvigionamento sempre più sostenibile delle nostre bioraffinerie.

Nuove tecnologie per gli agri-hub dalla collaborazione con i fornitori

Coinvolgiamo i nostri fornitori nello sviluppo di nuove tecnologie per l’estrazione dell’olio vegetale e la produzione di fertilizzante e combustibile, da applicare negli agri-hub.

Biometano, un’altra via per valorizzare gli scarti agricoli in ottica circolare

Nel settore delle bioenergie siamo attivi anche nella produzione di biometano attraverso la società Enibioch4in. Anch’esso ottenuto da scarti organici, agricoli e zootecnici secondo i principi dell’economia circolare, questo combustibile può essere utilizzato per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, distribuito per il riscaldamento domestico o utilizzato come carburante per l’autotrazione, contribuendo ad ampliare la nostra offerta di soluzioni per una mobilità più sostenibile.

Numeri in evidenza

I nostri impianti e obiettivi nel biometano.

21

impianti per la produzione di elettricità da biometano


1

impianto di trattamento dei rifiuti


50 mln

biometano che puntiamo a immettere in rete


21

impianti per la produzione di elettricità da biometano

1

impianto di trattamento dei rifiuti

50 mln

biometano che puntiamo a immettere in rete

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