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  • RISORSE NATURALI

Eni presenta il secondo volume della World Oil and Gas Review

  • Nel 2016 le riserve mondiali di gas sono aumentate dello 0,9%, guidate da Stati Uniti, Nigeria e Iraq. La Russia si è confermata come primo paese per riserve di gas, detenendo il 25% di quelle mondiali.
  • La produzione mondiale di gas è aumentata dello 0,7% grazie soprattutto ai nuovi impianti LNG in Australia.
  • Nel 2016 la domanda globale di gas ha registrato una crescita significativa (+2%) grazie alla forte ripresa dell’Europa e dell’area dell’Asia-Pacifico.
  • Alla fine del 2016 le capacità installata del solare e dell’eolico rappresentava circa il 40% della capacità installata di tutte le rinnovabili. La Cina è il paese leader per capacità installata nell’eolico e nel solare.
  • I consumi mondiali di energia solare e eolica sono ancora marginali rispetto ai consumi totali di energia (circa l’1%), mentre in termini di generazione elettrica rappresentano il 4,5% (il 3,5% l’eolico e l’1% il solare).

 

 

San Donato Milanese (Milano), 30 ottobre 2017 – Eni presenta il secondo volume della World Oil and Gas Review, la rassegna statistica mondiale su riserve, produzione e consumi di petrolio e gas naturale che quest’anno ha raggiunto la sedicesima edizione. Questo secondo volume, che segue la pubblicazione di luglio focalizzata sul mercato del petrolio, fornisce dati e statistiche sul gas naturale, sui biocombustibili e, per la prima volta, sulle nuove energie rinnovabili (eolico e solare); fonti che rappresentano elementi chiave per una transizione energetica verso un futuro low carbon.

 

Nel 2016 le riserve di gas mondiali sono aumentate dello 0,9%. Questo trend è stato guidato dagli Stati Uniti - le cui riserve sono cresciute nel 2016 dopo il calo del 2015 - dalla Nigeria e dall’ Iraq. La Russia si conferma al primo posto per riserve di gas (detiene il 25% delle riserve mondiali). Tra i primi dieci paesi per riserve di gas, sei sono dell’OPEC con il 32% delle riserve mondiali.

 

La produzione mondiale di gas è aumentata dello 0,7% soprattutto grazie ai nuovi impianti LNG in Australia. Negli Stati Uniti, il più grande produttore mondiale di gas naturale, la produzione è leggermente diminuita (-3,2%), dopo la crescita decennale dovuta principalmente al boom dello shale gas. In Europa, la produzione della Norvegia è rimasta pressoché stazionaria, mentre continua a declinare la produzione dell’Unione Europea (-3%). In Russia, secondo produttore mondiale di gas, la produzione ha ripreso a crescere, dopo il declino del 2015.

Nel 2016 la domanda globale di gas ha registrato una crescita significativa (+2%) grazie alla forte ripresa di quella europea (+5,4%) e di quella dell’area dell’Asia-Pacifico (+5,1%), guidata dall’incremento della domanda della Cina (+8,6%). La domanda di gas è cresciuta significativamente anche in India e in Corea del Sud. Regno Unito, Germania, Italia e Francia hanno manifestato in Europa gli incrementi più significativi della domanda di gas.

 

Alla fine del 2016 la capacità installata del solare e dell’eolico (rispettivamente 296 e 467 GW) rappresentava circa il 40% della capacità installata di tutte le fonti rinnovabili (circa il 15% di tutte le fonti energetiche). La Cina si presenta come il paese leader per capacità installata nell’eolico e nel solare (226 GW, 30% della capacità installata mondiale).

 

Nel 2016, le nuove installazioni da fotovoltaico sono cresciute del 50% rispetto al 2015 e hanno raggiunto un livello di 71 GW, favorite anche dal declino dei costi della tecnologia. La capacità eolica è aumentata di 51 GW, ma rispetto al 2015 le nuove installazioni sono inferiori del 21%. Nel complesso le nuove installazioni sono concentrate in Cina (44%). Il Nord America in termini di nuova capacità (+21GW), soprattutto da fotovoltaico, ha superato leggermente l’Europa (+19 GW), dove l’eolico ha guidato la crescita.

 

I consumi mondiali di energia eolica e solare sono ancora marginali rispetto ai consumi totali di energia (circa l’1%), mentre in termini di generazione elettrica rappresentano il 4,5% (3,5% l’eolico e 1% il solare). Il contributo di queste fonti alla generazione elettrica rimane inferiore a quello in termini di capacità a causa dei fattori di utilizzo medi ancora contenuti (inferiori al 25% per l’eolico e al 15% per il solare).

 

 

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