Alla mostra “L'Italia dei Brevetti: invenzioni e innovazioni di successo” il nostro sistema per convertire raffinerie tradizionali in bioraffinerie.
Dal 23 novembre fino a marzo 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) organizza nella propria sede di Roma, a Palazzo Valentini in Via Veneto, la mostra "L'Italia dei Brevetti: invenzioni e innovazioni di successo", che celebra i 140 anni della creazione dell'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. L’esposizione racconta il talento degli inventori d’Italia che, oggi come ieri, contribuiscono a sviluppare idee e progetti in grado di generare cambiamenti significativi. In questo contesto, presentiamo il nostro brevetto per convertire le raffinerie tradizionali in bioraffinerie.
Il percorso espositivo è suddiviso in sette sezioni tematiche, che offrono una panoramica sui brevetti legati a mobilità, infrastrutture, energie rinnovabili, agricoltura, mare, spazio e industria manifatturiera. Ogni sezione presenta tre categorie di invenzioni:
Alla mostra viene presentato il nostro brevetto con il quale si può convertire una raffineria tradizionale in una bioraffineria trasformando impianti esistenti in impianti di produzione dell’HVO (Hydrotreated Vegetable Oil - Olio Vegetale Idrogenato). La bioraffineria è caratterizzata da uno schema produttivo che permette il trattamento di materie prime biogeniche (tra le quali oli vegetali, grassi animali, oli esausti di cottura) per la produzione di biocarburanti, prevalentemente HVO. Il principale punto di forza del brevetto è che rivendica un metodo per riutilizzare parte dei vecchi impianti in un’ottica di riqualificazione industriale poiché permette, con costi più contenuti, di produrre biocarburanti con la stessa efficienza di un impianto costruito ex-novo. Mediante l’applicazione di questo brevetto abbiamo convertito la raffineria di Venezia in bioraffineria nel 2014, primo esempio al mondo di una trasformazione di questo genere. Nel 2019 lo abbiamo anche utilizzato per convertire gli impianti della raffineria di Gela.
Nelle bioraffinerie Enilive, la società dedicata ai prodotti e ai servizi per la mobilità, viene applicata la tecnologia Ecofining ™, sviluppata con il partner Honeywell-UOP, che contribuisce all’obiettivo di decarbonizzazione della mobilità producendo biocarburanti da materie prime rinnovabili (ai sensi della Direttiva 2018/2001 cd. “REDII”) utilizzabili per il trasporto stradale, aereo e marittimo. Molte stazioni di servizio già distribuiscono HVOlution, il primo biocarburante diesel di Enilive prodotto con 100% di materie prime rinnovabili.
La tecnologia Ecofining™ è utilizzata anche dalla bioraffineria di Chalmette (Louisiana, Stati Uniti d’America), che Enilive gestisce in joint venture con PBF Energy, e sarà utilizzata dalle nuove bioraffinerie Enilive in Italia e nel mondo.
All’interno della mostra sono esposti anche i brevetti Hoop® di Versalis e Mater - Bi di Novamont. Il primo nasce con l’obiettivo di trasformare le plastiche miste post consumo provenienti dalla differenziata in materia prima per produrre nuovi polimeri, in complementarità con il riciclo meccanico. Versalis, ha avviato a Mantova la costruzione dell’impianto demo basato su tecnologia Hoop®.
Il secondo, Mater - Bi, è un’innovativa famiglia di bioplastiche biodegradabili e compostabili, in tutto o in parte derivanti da biomassa, sviluppate grazie a trent'anni anni di ricerca e innovazione conciliando qualità e performance dei prodotti con l’efficienza dell’uso delle risorse. I prodotti in Mater - Bi trovano applicazione in diversi settori, dall’agricoltura all’imballaggio fino alla grande distribuzione e alla raccolta differenziata.
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