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Eni e Consiglio Nazionale delle Ricerche, innovare per la transizione

Mano di scienziato al microscopio durante la fase di analisi

La nostra collaborazione con il CNR

La nostra collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è focalizzata su cinque settori strategici per la transizione energetica e il raggiungimento dell’obiettivo Net Zero: l’eccellenza operativa, la decarbonizzazione, il risparmio energetico, l’economia circolare e la sostenibilità nei processi di sviluppo locale delle comunità.

 

In questa cornice, i principali percorsi di ricerca e innovazione tecnologica che abbiamo individuato, riguardano i biocarburanti avanzati e a bassa impronta carbonica, il riutilizzo e la valorizzazione dei rifiuti, la cattura, stoccaggio e utilizzo della CO2 e la fusione a confinamento magnetico. Nel concreto abbiamo attivato quattro centri di ricerca congiunti Eni-CNR nell’Italia del Sud: a LecceGelaMetaponto e Portici, dove i nostri ricercatori e quelli del CNR lavorano fianco a fianco in una serie di programmi di ricerca.

La ricerca nei settori strategici

Lecce, presso l’Istituto CNR Nanotec, le attività sono dedicate all’analisi dei processi climatici legati alla destabilizzazione della criosfera artica e in particolare del permafrost, attraverso la valutazione degli effetti del suo scongelamento sull’oceano artico.

 

Gela, nel centro di ricerca Eni-CNR “Ettore Maiorana”, nell’ambito della fusione a confinamento magnetico, vengono sviluppate le linee di ricerca su simulazioni di plasma, sistemi di controllo e gestione dati, studio di materiali e superconduttori innovativi e su sistemi di diagnostica ed elettronica di potenza.

 

Metaponto, presso il Centro Eni-CNR “Ipazia D’Alessandria” promuoviamo soluzioni innovative per aumentare l'utilizzo efficiente dell'acqua nel settore agricolo, in particolare nelle aree del mondo più colpite dalla siccità.

 

Portici, nel polo di ricerca agrario del CNR  “Giampiero Maracchi” ci dedichiamo allo studio delle tecnologie per ridurre l’impatto in ambito agricolo e produrre biocarburanti da biomasse di scarto.

 

Attraverso questi progetti, sosteniamo un uso multifunzionale del territorio per diversificare le coltivazioni a supporto della bioeconomia.

Numeri in evidenza

Alcuni dati per raccontare i risultati della collaborazione.

3
anni

durata dell'Accordo Quadro


24
brevetti

su tecnologie proprietarie registrati da Eni e CNR


5
anni

durata del Joint Research Agreement


4
centri

di ricerca congiunti di 250 m² ciascuna


3
anni

durata dell'Accordo Quadro

24
brevetti

su tecnologie proprietarie registrati da Eni e CNR

5
anni

durata del Joint Research Agreement

4
centri

di ricerca congiunti di 250 m² ciascuna

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