Il grande polo petrolchimico di Ravenna fu fortemente voluto da Enrico Mattei che qui decise di realizzare la prima fabbrica di gomma sintetica del Paese, importandone la tecnologia dagli Stati Uniti. La scelta ricadde su Ravenna, sia per la sua posizione strategica, grazie al porto, sia per la prossimità alle fonti di materia prima. Erano infatti gli anni delle attività esplorative in Emilia-Romagna, con la prima scoperta del giacimento a gas Ravenna Terra. La realizzazione fu affidata nel 1954 ad Anic. Negli anni Sessanta si aggiunse la produzione del PVC, degli acetati e della chimica fine (DMC). Nel 1983 le attività passarono da Anic ad Enichem. Con la cessione del ramo d’azienda Agricoltura a Hydro Agri Italia, l’acetato di vinile a Vinavil e i difenoli a Borregaard, negli anni Novanta lo scenario industriale dello stabilimento iniziò progressivamente a cambiare. A seguire il ramo d’azienda del CVM/PVC passò a EVC, il TAS e il cementificio alla società Ambiente, mentre le centrali elettriche e i servizi collegati vennero prima ceduti a Frene e poi, nel 2000, a EniPower. Nel 2002 Polimeri Europa, oggi Versalis, acquisì da Enichem la produzione degli stirenici, degli elastomeri, delle olefine e intermedi e al contempo Syndial, oggi Eni Rewind, divenne proprietaria di tutte le aree, interne ed esterne, dismesse. La società ambientale di Eni è oggi impegnata in attività di risanamento ambientale e nel progetto di riqualificazione produttiva di Ponticelle in un polo sostenibile che comprende la piattaforma di bio recupero dei terreni di Eni Rewind, la piattaforma polifunzionale di pretrattamento dei rifiuti industriali di HEA (società paritetica Eni Rewind/Herambiente) e l’impianto fotovoltaico già realizzato da Plenitude.
I nostri progetti di valorizzazione
La bonifica come driver di sviluppo sostenibile, anche nell'area di Ponticelle a Ravenna.
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