A Gela, Sito di Interesse Nazionale dal 2000 con 795 ettari di aree a terra, le nostre attività s’inseriscono nel piano di Eni per la valorizzazione e il rilancio del territorio. Le origini del sito di Gela risalgono al 1960 quando, in seguito alla scoperta del petrolio nel sottosuolo gelese, fu costruito lo stabilimento petrolchimico. Tra il 1967 e il 1968 l’Isaf, partecipata dall’Ente Minerario Siciliano (48%) con Anic (26%) e Montedison (26%), ha avviato gli impianti dei concimi complessi, dell’acido solforico, dell’acido fosforico e dell’acrilonitrile. Negli anni ‘70 si aggiunsero gli asset del cracking, del polietilene ad alta densità e del ciclo cloro e derivati. Nei primi anni ’90 lo scenario cambia profondamente: molte attività produttive vengono fermate e, a valle della fallita operazione Enimont, le quote azionarie dell’Isaf, di Montedison e Anic confluiscono in Enichem (dal 2003 Syndial, oggi Eni Rewind) che arriva a detenere il 52% del capitale sociale, diventando azionista di maggioranza. Il risanamento del sito è stato avviato nel 1999 ed è in capo alla società ambientale di Eni che opera anche per conto di Versalis, EniMed e Bioraffineria di Gela.