Da giugno a settembre 2022 Eni Foundation, con il coordinamento della Protezione Civile sulle strutture regionali, ha promosso l’iniziativa “Una Vacanza Una Esperienza Per la pace”, realizzata in collaborazione con la cooperativa D.O.C. s.c.s., in alcune località turistiche del Piemonte, della Toscana, dell'Emilia-Romagna e delle Marche. Il progetto si è posto l’obiettivo di ospitare, per un periodo di vacanza, bambini e adolescenti ucraini con i loro familiari già accolti nel territorio italiano. Con il supporto di educatori, mediatori linguistici e culturali, medici e psicologi è stato seguito un programma di esperienze ricreative, studio e sport alla scoperta della natura.
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Una Vacanza Una Esperienza Per la pace
L’iniziativa di Eni Foundation che offre un periodo di vacanza ai minori ucraini e ai loro familiari.
Le attività e gli obiettivi specifici dell’iniziativa
“Una Vacanza Una Esperienza Per la pace” è proposto come un'azione di solidarietà internazionale per decomprimere e mitigare le conseguenze della guerra vissute da bambini, ragazzi e adulti provenienti dall’Ucraina. A prescindere dalla lingua e dalla distanza culturale dei partecipanti, il progetto ha costruito un punto di incontro e scambio tra ospiti, educatori e comunità, attraverso linguaggi universali come il gioco, la musica, l’arte e il movimento del corpo.
Per creare una proposta di soggiorno adatta a tutti i partecipanti, il piano delle attività ha tenuto conto delle specifiche esigenze, delle storie personali e dell’età dei singoli iscritti. Oltre alle iniziative che valorizzano i territori e le località ospitanti, ogni soggiorno ha previsto un corso di approfondimento della lingua italiana della durata di quindici appuntamenti di un’ora e mezza ciascuno e il coordinamento con un istruttore per le attività sportive. Con il supporto di mediatori culturali, inoltre, sono state proposte attività interculturali, workshop e percorsi artistici con questi obiettivi:
- recuperare il benessere psicofisico e il proprio equilibrio personale, provando ad esprimere i problemi, favorendo l’apertura emotiva per rimettere in moto se stessi guardando al futuro
- incontrare la comunità ospitante, impostando un rapporto e un dialogo con cui costruire un contesto di vita orientato a ridurre le distanze che si sono create rispetto ai propri affetti, alla propria terra e alla propria cultura
- offrire a tutti i partecipanti, in particolare bambini e ragazzi, l’opportunità di coltivare le proprie predisposizioni e di approfondire le proprie competenze come, per esempio, apprendendo la lingua italiana, in vista di una permanenza di durata non definibile nella nostra penisola e del prossimo avvio dell’anno scolastico
- garantire il più possibile una connessione con i parenti rimasti in Ucraina.
Le località selezionate
Si tratta di realtà qualificate e situate in contesti sicuri, protetti e accoglienti. Oltre alle camere e alle sale per la ristorazione, sono stati disposti laboratori, atelier artistici e ampi spazi per i momenti collettivi. Il numero totale dei posti messi a disposizione è 1190, con turni di soggiorno di 20 notti/ 21 giorni, per offrire agli ospiti un periodo di tempo adeguato all’esperienza. Non sono invece state previste attività organizzative e di trasporto dei partecipanti verso le strutture indicate e il successivo riaccompagnamento ai luoghi di permanenza in Italia.
Le strutture ricettive coinvolte sono:
- Ostello sul mare di Cesenatico, in Emilia‐Romagna
- Villaggio Torre Marina di Marina di Massa, in Toscana
- Agriturismo La Corte della Miniera, nelle Marche
- Agriturismo Cascina Betlemme in località Moncucco Torinese, in Piemonte
- Villaggio Olimpico di Bardonecchia, in Piemonte.
Il sostegno psicologico e il servizio formativo per gli operatori
Parte integrante del progetto è stato l’intervento di psicologi professionisti a supporto delle attività dell’équipe educativa. Da un lato queste figure hanno aiutato gli educatori a interpretare, comprendere e restituire il significato dell’esperienza, di guerra, vissuta dai bambini e dai ragazzi durante il soggiorno, dall’altro hanno agevolato alcuni momenti di confronto.
Il personale educativo è stato inoltre coinvolto in molteplici attività di formazione, rivolta ai vari ruoli: responsabili, coordinatori, animatori, educatori, personale ausiliario e équipe medico‐sanitaria. I corsi riguardavano la capacità professionale, la responsabilità che ogni adulto esercita nei soggiorni, la sicurezza nei luoghi di lavoro e il primo soccorso.
Particolare attenzione è stata inoltre data alla capacità di segnalazione, riconoscimento e contrasto di fenomeni di bullismo attraverso l’applicazione di un sistema di gestione aderente alla Prassi di Riferimento UNI/Pdr 42:2018.
Il progetto e l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Anche questo progetto di Eni Foundation, analogamente a quelli realizzati nel mondo, mira a rispondere agli Obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030. In particolare: Obiettivo 3, Salute e Benessere (Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età); Obiettivo 4, Istruzione di qualità (Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti); Obiettivo 16, Pace, Giustizia e istituzioni forti (Fornire l'accesso universale alla giustizia per costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli).
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