visore-non-siete-soli-piccoli.jpg

“Non siete soli”: al fianco dei più piccoli nella crisi Covid

L’iniziativa di Eni Foundation per sostenere bambini e adolescenti resi fragili dalla pandemia.

In Italia, la pandemia da Covid 19 ha accentuato le condizioni di vita già precarie di famiglie più vulnerabili. Guardando ai dati recenti, nel 2020 ci sono stati oltre 1 milione di nuovi poveri”, numero destinato a raddoppiare, che si sono aggiunti ai 4,6 milioni di persone già in stato di povertà assoluta nel Paese. La presenza di figli minori ha ulteriormente esposto queste famiglie alle conseguenze della crisi, con un’incidenza di povertà assoluta che passa dal 9,2% all’11,6%, dopo il miglioramento registrato nel 2019. Con il cambiamento delle dinamiche quotidiane e dello stile di vita, si sono diffusi, nei più giovani, alcuni comportamenti patologici legati all’alimentazione. L’incremento medio di casi di disturbi alimentari tra gli adolescenti tra febbraio 2020 e febbraio 2021, rispetto allo stesso periodo 2019-2020, è del 30%, con un abbassamento della fascia di età (13-16 anni). Alla luce di uno scenario così allarmante per questa fascia di popolazione, Eni Foundation, con l’iniziativa “Non siete soli”, dopo essersi dedicata agli ultra 80enni nel 2020, ha deciso di proseguire intervenendo nel 2021, anche a supporto di bambini e adolescenti con disturbi alimentari e delle loro famiglie. Il progetto si è sviluppato in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP), del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM), la Fondazione Banco Alimentare e la Caritas Ambrosiana.

Comunicato stampa - Crisi Covid: Prosegue l’iniziativa “Non siete soli”

Obiettivi del progetto

L’iniziativa di Eni Foundation ha offerto un supporto concreto a bambini e adolescenti che, in situazioni di disagio sociale, hanno manifestato disturbi alimentari, dando una risposta emergenziale sia alle fragilità economiche sia al disagio psicologico in cui versa questa fascia di popolazione. Oltre alle tre maggiori città italiane, Milano, Roma e Napoli, sono state coinvolte nel progetto anche Ravenna, Gela, Taranto e Porto Torres.

Gli highlight

L’iniziativa ha previsto la distribuzione di pacchi alimentari e servizio di prossimità a cura del Banco Alimentare, della Caritas Ambrosiana e della Fondazione CISOM; la distribuzione sia di materiale educativo e informativo, sviluppato in collaborazione con SIP, ancora a cura del Banco Alimentare, della Caritas Ambrosiana e di Fondazione CISOM, sia di guide informative, fornite dal SIP, su malnutrizione, disturbi alimentari e corretto comportamento nel gestire le difficoltà relative a queste condizioni patologiche. Tramite campagne informative e materiale educativo, sempre forniti dal SIP, sono stati raggiunti anche gli ambulatori pediatrici, le scuole, le mense, gli operatori di strutture, le associazioni ed enti che hanno ricevuto e gestito richieste di aiuto sul territorio oltre che i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie. Prevista anche la formazione dei volontari e operatori assistenziali che sono entrati in contatto con bambini e adolescenti, in merito alla tematica dei disturbi alimentari. Infine, CISOM ha attivato un numero unico, in funzione dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 17,00, dove psicologi specializzati hanno prestato assistenza alle famiglie con bambini e adolescenti che manifestavano disturbi alimentari.

Il progetto e l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

Anche questo progetto di Eni Foundation, analogamente a quelli realizzati nel mondo, mira a rispondere agli Obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030. In particolare: Obiettivo 1, Povertà Zero (Porre fine alla povertà in tutte le sue forme); Obiettivo 2, Fame Zero (Porre fine alla fame, garantendo la sicurezza alimentare); Obiettivo 3Salute e Benessere (Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età).