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Unlocking Financial Excellence, al centro la cultura imprenditoriale

Alla seconda edizione dell’iniziativa, ospitata da Joule, hanno partecipato 30 giovani della funzione Amministrazione e Bilancio di Eni.

13 maggio 2024
3 min di lettura
13 maggio 2024
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Un’intera giornata dedicata alla cultura imprenditoriale. Torna al Gazometro di Roma Ostiense Unlocking Financial Excellence, l’evento organizzato dalla funzione Amministrazione e Bilancio di Eni in collaborazione con Joule.  L’iniziativa è finalizzata a spiegare il ruolo cruciale che una diffusa cultura imprenditoriale può giocare nel coinvolgimento e nello sviluppo delle risorse all’interno di un’azienda.

Per la prima parte della giornata una serie di interventi da parte del management Eni ha permesso ai 30 giovani partecipanti di capire meglio gli obiettivi e la strategia dell’azienda. Nel pomeriggio, grazie ad un workshop, i partecipanti sono stati divisi in cinque team e si sono messi alla prova partecipando ad una challenge con l’obiettivo di sviluppare idee per generare innovazione in azienda.

A questa seconda edizione dell’iniziativa ha partecipato anche Francesco Gattei, CFO di Eni, che rivolgendosi ai giovani presenti ha spiegato che “come Eni, pretendiamo di essere creativi e dinamici nella trasformazione, con cambiamenti complessi che sono diversi da quelli del mondo digitale. Cambiare il mondo digitale richiede un attimo, cambiare il mondo reale richiede decenni. Dobbiamo essere consapevoli – ha sottolineato Gattei - di questa complessità e spingere per un’innovazione concreta”. Secondo il CFO di Eni “per portare l’azienda a costruire il motore della transizione energetica, senza danneggiare la struttura economica, la soluzione è trovare delle fonti di finanziamento esterne, creando dei satelliti. La struttura dentro questi satelliti, ma anche dentro Eni, deve avere una varietà di talenti e professionalità tali da portare avanti la transizione, che è indispensabile alimentare e formare continuamente”. 

Per Mattia Voltaggio, Head of Joule, “l’obiettivo della giornata è dare un’interpretazione della parola ‘innovazione’ che di solito non viene data. Pensiamo che l’innovazione riguardi solo la tecnologia, invece riguarda tutti i settori di Eni, ed è un elemento che fa parte intrinsecamente dell’essere umano”. La diffusione della cultura imprenditoriale in azienda “consente – ha spiegato Voltaggio - alle persone di acquisire e potenziare quelle competenze trasversali che danno valore aggiunto nel conseguimento dei risultati. Questa cultura si fonda su tre pilastri essenziali: il pensiero laterale, per trovare soluzioni più funzionali rispetto alla prassi consolidata; la minore avversione al rischio, per considerare il fallimento ‘intelligente’ come occasione di apprendimento continuo; l’attitudine alla prototipizzazione, per ridurre il time to market e i costi nella messa a terra delle idee. Portare imprenditorialità nella managerialità, mettendo a stretto contatto le nostre persone con l’ecosistema delle startup e dei partner di Joule, favorisce processi in grado di liberare il potenziale creativo di tutte le risorse. Tutto ciò ha un valore per l’azienda di natura economica, in termini di impatto sociale e di know-how interno”, ha concluso.