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L’acceleratore cleantech Zero compie tre anni

I risultati del primo triennio sono stati raccontati durante il Demo Day organizzato presso l’area Road (Rome Advanced District) del Gazometro di Eni nel quartiere Ostiense.

21 febbraio 2024
4 min di lettura
21 febbraio 2024
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L’acceleratore cleantech Zero compie tre anni. I risultati conseguiti in questo primo triennio sono stati illustrati durante il “Demo Day: 3 years of Impact Innovation”. Joule, la scuola di Eni per l’impresa, ha partecipato fin dall’inizio al programma contribuendo a stimolare le competenze imprenditoriali e accompagnare la crescita dei migliori talenti italiani dell’innovazione.

L’evento si è svolto presso l’area ROAD (Rome Advanced District) del Gazometro di Eni nel quartiere Ostiense di Roma.

Complessivamente, nel primo triennio di Zero sono state accelerate 30 startup, 850 sono state le candidature ricevute, di cui circa il 30% provenienti da oltre 50 Paesi.

I verticali più rappresentati dalle candidature hanno riguardato soluzioni per la sostenibilità del territorio, dell’industria e delle infrastrutture e relative a fonti di energia alternative. Le startup accelerate hanno raccolto complessivamente oltre 3 milioni di euro, con alcuni importanti round pre-seed che hanno coinvolto anche fondi di venture capital europei.

“In questi tre anni di attività nell’ambito del programma di accelerazione – dichiara Mattia Voltaggio, Head of Joule, la scuola di Eni per l’impresa - abbiamo visionato oltre trenta startup operanti in ambito cleantech e avviato cinque accordi di sperimentazione con le linee di business Eni, in diversi settori. Abbiamo avuto modo di coinvolgere sempre le nostre persone nelle fasi di selezione, mentoring e di test delle soluzioni, producendo un positivo effetto di “osmosi” in termini di sviluppo tecnologico ma anche di mindset imprenditoriale. Lo abbiamo fatto, inoltre, all’interno di un luogo iconico, quello del Gazometro di Roma Ostiense, che Eni ha iniziato a trasformare nel Rome Advanced District, uno spazio di sperimentazione tecnologica sulle nuove filiere energetiche”.

Nato nel 2021 per iniziativa di CDP Venture Capital - nell’ambito della Rete Nazionale Acceleratori - e del main partner Eni, attraverso la sua scuola d’impresa Joule, Zero si poneva l’obiettivo di selezionare 30 startup cleantech in tre anni e accelerarne lo sviluppo grazie alla creazione di un vero e proprio ecosistema per la loro crescita. Si unisce ad Eni un network di corporate partner che include Acea, Maire Tecnimont, Microsoft e Vodafone. 

Le startup accelerate dalla terza edizione di Zero

Sono 11 le startup accelerate durante la terza edizione di Zero, con soluzioni innovative che spaziano dall’efficientamento energetico di spazi e ambienti, allo sviluppo di nuovi materiali, dagli scarti industriali sino all’implementazione delle comunità energetiche e alla certificazione ESG. Hanno concluso con successo la terza edizione di Zero:

  • Arxax, infrastruttura digitale che punta a favorire il rifornimento di carburanti a basse o a emissioni zero di carbonio;
  • Climate Standard, piattaforma che velocizza i processi ESG relativi alle dichiarazioni climatiche, verificandone e certificandone l’autenticità;
  • Deentra, soluzione che permette alle persone di acquistare un pannello fotovoltaico e installarlo sul tetto di un'azienda, consentendo a chiunque di produrre energia sostenibile;
  • Dropper, soluzione hardware e software per il conteggio delle persone e la gestione degli spazi sia indoor che outdoor;
  • Hexergy, piattaforma SaaS basata su blockchain che consente di gestire ogni aspetto delle comunità energetiche, dalla progettazione, all’implementazione e alla gestione;
  • Koalisation, azienda che implementa progetti ad alto impatto basati sullo sviluppo sociale delle comunità indigene e sulla rigenerazione degli ecosistemi naturali;
  • Lit, dispositivo IoT associato a un’app che, grazie all’intelligenza artificiale, permette di monitorare i consumi energetici in tempo reale, evitare gli sprechi e ridurre la CO2;
  • Northern Light, startup che ha realizzato e brevettato un prodotto alternativo ai compositi in vetroresina, che risolve il problema del loro “fine vita”;
  • RECO2, azienda che trasforma gli scarti industriali in materiali da costruzione di alta qualità, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo l'economia circolare;
  • Sly, soluzione per la prevenzione degli incendi basata su una rete di sensori AI perimetrali in grado di coprire vaste aree e rilevare eventi di accensione in pochi minuti;
  • Solho, soluzione che ingegnerizza i grandi impianti solari per la produzione di riscaldamento e raffrescamento utilizzabili in ambienti industriali o residenziali.