ENI, Demo Day Zero Eni

Al Demo Day Zero le nove startup cleantech selezionate

Durante i 5 mesi di accelerazione, le startup hanno sviluppato le soluzioni per la decarbonizzazione, generando impatto su 15 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

23 gennaio 2023
7 min di lettura
23 gennaio 2023
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La seconda edizione di Zero, l’acceleratore di startup Cleantech, si è conclusa il 21 gennaio con il Demo Day: l’evento, che si è svolto a Roma Ostiense nell’area del Gazometro di Eni, ha dato la possibilità alle nove startup selezionate (Microx, Smart Island, Gevi, Preinvel, Ecosostenibile.eu, Circular Technologies, Relearn, Beaware, Proteinitaly) di presentare i loro progetti.

L’iniziativa, realizzata dalla Rete Nazionale Acceleratori di Cdp, lanciato da Cdp Venture Capital, dal main partner Eni, attraverso la scuola d'impresa Joule, LVenture Group ed Elis e supportata dai corporate partner Acea, Maire Tecnimont, Microsoft e Vodafone, ha riscosso molto successo. Le nove startup, che hanno concluso il secondo batch di Zero, sono state selezionate tra oltre 150 candidature per aver sviluppato soluzioni innovative che, rispondendo alla mission dell'acceleratore, puntano a risolvere alcune delle sfide più importanti nel campo della transizione ecologica e decarbonizzazione: dalla gestione delle risorse idriche e del ciclo dei rifiuti in ottica di risparmio ed economia circolare, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, fino alla riduzione delle emissioni e ottimizzazione dei processi di compliance Esg.   

Le startup hanno ricevuto un investimento pre-seed da parte di Cdp Venture Capital, LVenture Group ed Elis e svolto un programma di cinque mesi che ha avuto come luogo di riferimento gli spazi del Distretto di innovazione tecnologica Eni, presso l'area del Gazometro di Roma Ostiense, con il supporto di LVenture Group ed Elis e finalizzato allo sviluppo tecnologico, alla definizione del modello di business e al go-tomarket, anche attraverso il contributo di mentorship degli esperti coinvolti dai corporate partner.

Contestualmente, le startup hanno lavorato sulla sostenibilità, definendo gli obiettivi su cui generare impatto secondo la "Metodologia di Valutazione dell'Impatto di Circolarità e di Impatto Sociale", sviluppata con Eni Joule, Ergo Srl, l'Impresa spin-off della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Elis ed Open Impact.

Al termine del programma le soluzioni sviluppate dalle startup hanno raggiunto 15 dei 17 SDGs fissati dall'Agenda 2030 dell'Onu e 10 su 12 indicatori di Benessere Equo e Sostenibile definiti dall'Istat.

"Abbiamo aperto – dichiara Mattia Voltaggio, Head of Joule, la Scuola di Eni per l'impresa - le porte del Distretto di Innovazione tecnologica di Eni alla seconda edizione del Demo Day Zero. Le nove startup accelerate in questi mesi contribuiranno allo sviluppo di filiere ad emissioni sempre più ridotte e alla generazione di benefici ambientali e sociali per tutti. Eni dal 2014 ha avviato una profonda e radicale trasformazione del suo modello di business che punta alla vendita di prodotti completamente decarbonizzati. La sfida della transizione energetica – prosegue - è però collettiva, non basta l'impegno di un solo attore, ma è necessario ragionare in ottica di filiera con un approccio all'innovazione basato sull'interazione continua tra ecosistemi. Con Zero abbiamo adottato questo paradigma".

Per Stefano Molino, Senior Partner Cdp Venture Capital e responsabile Fondo Acceleratori, si tratta di “una bella soddisfazione, vedere i risultati del percorso di accelerazione delle nove startup che hanno partecipato alla seconda edizione di Zero, uno dei primissimi programmi della Rete Nazionale Acceleratori che abbiamo lanciato insieme a primari partner industriali. Le soluzioni e i prodotti presentati – continua - hanno un grande potenziale di impatto per le aziende e i privati che affrontano la transizione energetica e come Fondo Acceleratori continueremo a sostenere i migliori progetti anche nelle fasi successive del loro sviluppo".

"Le startup in cui abbiamo investito in questa seconda edizione di Zero – analizza Giulio Montoli, Head of Pre-Seed di LVenture Group - hanno sviluppato soluzioni innovative che possono accelerare concretamente i processi di decarbonizzazione delle grandi corporate, delle Pmi e della pubblica amministrazione. Siamo soddisfatti del processo di crescita delle startup accelerate da Zero, confermato dagli investimenti di fondi internazionali e dalle collaborazioni che stanno portando avanti con importanti player industriali. L'innovazione e la transizione ecologica sono un binomio oggi inscindibile: per questo motivo il cleantech è un focus di investimento centrale nella strategia di LVenture Group".

Secondo Luciano De Propris, Head of Open Innovation and Sustainability Elis Innovation Hub, "Chi investe si aspetta dalle startup innanzitutto obiettivi chiari e la possibilità di misurarli. In questa seconda edizione di Zero abbiamo puntato a promuovere strategie d'innovazione sempre più guidate dal riconoscimento, dalla generazione e dalla misurazione dell'impatto. In collaborazione con Eni Joule e Open Impact, spin-off dell'Universita degli studi di Milano-Bicocca, abbiamo sperimentato – conclude - un processo di valutazione dell'impatto generato dall'Acceleratore e dalle singole startup che, anche attraverso progetti di co-innovazione con le grandi aziende, possono misurare i propri impatti ambientali, sociali ed economici in sperimentazioni concrete e accelerare il loro go-to-market”. 

Le startup presentate al Demo Day di ZERO sono:

  • BEAWaRe, soluzione che abilita la tariffa puntuale mediante un software che elabora il calcolo della tariffa e, sfruttando una rete di sensori IoT, pianifica una raccolta più efficiente grazie al monitoraggio in tempo reale della produzione di rifiuti. 
  • Circular Technologies, tech company specializzata nella gestione sostenibile dei prodotti ICT, grazie a una catena di fornitura circolare in cui le aziende e la p.a. scambiano ICT usate o ricondizionate con i ricondizionatori e i riciclatori.
  • Ecosostenibile.eu, piattaforma SaaS modulare e scalabile che supporta le aziende a raggiungere i loro obiettivi ESG assolvendo alla compliance automatizzando la raccolta delle informazioni e supportandole nel percorso verso la sostenibilità.
  • Gevi, startup che progetta e costruisce turbine eoliche dotate di intelligenza artificiale. Le turbine possono adattarsi a diversi siti e condizioni di vento, per massimizzare la produzione di energia pulita.
  • Microx, startup che sviluppa tecnologie microfluidiche con l’obiettivo di fornire dispositivi per misurazioni veloci e il 90% più economiche, di parametri ambientali nel settore del monitoraggio e gestione delle risorse idriche, per un utilizzo più sostenibile.
  • Preinvel, startup che ha brevettato una innovativa tecnologia di filtraggio in grado di rimuovere in maniera più efficiente le micro-polveri e gli agenti inquinanti delle emissioni industriali.
  • Proteinitaly, startup che trasforma gli scarti delle aziende agroalimentari e della GDO in proteine e oli estratti, a seguito di trattamento biotecnologico, da larve dI insetti che vengono coltivate sui suddetti scarti.
  • ReLearn, startup innovativa nata con l'obiettivo di utilizzare l'intelligenza artificiale per aiutare le aziende a ridurre il loro impatto ambientale monitorando la raccolta differenziata all'interno dei loro uffici.
  • Smart Island, startup che supporta gli agricoltori in ogni fase del processo produttivo grazie a Daiki: un sistema modulare che monitora e analizza lo stato di salute di una coltura tramite sensori installati direttamente nel terreno.