Rinnovabili_eolico_Basilicata_07.jpg

La transizione corre, la Basilicata programma il suo sviluppo

“La nostra è una regione davvero particolare per le risorse di cui dispone. Il tema è conciliare le fonti oil e non oil, entrambe importanti per il nostro sviluppo”. Parla il nuovo assessore all’Ambiente della Regione, Laura Mongiello

di Lucia Serino
25 settembre 2024
8 min di lettura
di Lucia Serino
25 settembre 2024
8 min di lettura

La finestra spalancata sulla Val d’Agri dal(l’ex) convento delle Benedettine è un colpo d’occhio. L’estate vibra ancora, ultimi sgoccioli di giornate lunghe e sole intenso, serate al filo di vento, feste con le luminarie e incontri, semine e ricordi, racconti pieni di orgoglio, le sessanta orchidee di Moliterno, i rami di felce per il “casieddu”, le troppe porte chiuse di antiche case che ti guardano con le finestre accostate, come occhi abbassati. Nella sede del Parco dell’Appenino lucano Val d’Agri-Lagonegro presentano un nuovo presidio slow food, il prosciutto di Marsico Vetere, un’antichissima ricetta che gode dell’essiccazione dei salumi in un particolare microclima, in altura, a 1.000 metri, in un incrocio di correnti tra la montagna e il mare. Ne sono rimasti solo due produttori, ma si spera (e si spinge grazie all’accordo tra Slow food e il Parco) che ne diventino di più.

La presentazione è anche l’occasione per fare il punto sul rapporto tra ambiente, agricoltura e attività industriale. Il commissario del parco, Antonio Tisci, ma anche Marco Cerreto, componente della commissione agricoltura della Camera dei Deputati, concordano su un punto: l’uomo non può essere considerato il nemico dell’ambiente. L’approccio al quale meno ideologico è, e più ragionevole può essere il sostegno a quell’agricoltura “eroica” che ha segnato con la sua opera territori spesso soggetti, oggi, a vincoli e limitazioni. “Mi auguro che la Basilicata sappia superare il limite della promozione delle sue ricchezze concentrata spesso solo in momenti come questi, per azioni più strutturate”, dice Gianni Rosa, ex assessore all’ambiente della Basilicata, ora senatore e componente della commissione ambiente al Senato.

Trattenuta in Giunta a Potenza, Laura Mongiello, assessore all’ambiente e alla transizione ecologica della nuova squadra del presidente Bardi, non si sottrae a una chiacchierata telefonica. Succede a Cosimo Latronico, diventato nel Bardi bis nuovo assessore alla Sanità.

Tecnologo alimentare (attualmente presidente nazionale dell’Ordine dei tecnologi alimentari), attiva nel contrasto agli sprechi alimentari, dal 2022 Presidente del CTS della Fondazione Banco Alimentare con lo scopo di costruire un percorso che garantisca la sicurezza alimentare delle attività di recupero e di ridistribuzione delle eccedenze e degli aiuti alimentari dell’Ue.

Una formazione nel volontariato, assessore…

Credo particolarmente nell’importanza della messa a disposizione delle competenze per il bene comune, che è lo spirito che anima il volontariato e il terzo settore. Particolarmente nel settore alimentare, perché l’accesso al cibo sano in quantità sufficiente al proprio benessere è un diritto da garantire a tutti. Il cibo non va sprecato, per motivi etici, sociali e anche di sostenibilità ambientale. Un terzo del cibo prodotto viene buttato, anche nei Paesi in via di sviluppo per mancanza delle tecnologie, un vero paradosso. Nei Paesi in via di sviluppo mancano ad esempio le tecnologie di conservazione dei prodotti agricoli mentre nei nostri Paesi lo spreco avviene principalmente nelle nostre case. È doveroso, dunque, per istituzioni e professionisti supportare tutte le organizzazioni che operano per arginare questo fenomeno a vantaggio delle comunità e dell’ambiente. Per produrre cibo, infatti, utilizziamo acqua, suolo ed energia, è tutto interconnesso. 

Un assessorato strategico, il suo. L’ambiente è un tema centrale in Basilicata, ma direi ovunque…

Certamente l’Ambiente è strategico in ogni angolo del mondo per la salute e il benessere di chi lo abita. Ci riconoscono a livello nazionale come un laboratorio in termini ambientali, un territorio interessante per sperimentare nuove forme di transizione energetica. Ed è quello che stiamo facendo e che faremo in questa legislatura. Ci siamo posti obiettivi di breve e medio periodo per raggiungere l’autosufficienza energetica con fonti di energia alternativa. È un obiettivo per noi irrinunciabile e sarà sempre più importante acquisire nuove tecnologie legate alle tematiche dell’ambiente in diversi settori strategici della nostra regione. Il piano paesaggistico può dirsi maturo, ci consentirà di individuare le aree per lo sviluppo dell’industria dell’energia pulita. Altro elemento importante, e sotto gli occhi di tutti, è il fatto che già migliaia di famiglie, e molte altre per il futuro, si sono potute dotare di impianti fotovoltaici grazie ai finanziamenti regionali e questo grazie all’impegno dei nostri Uffici sempre più impegnati nell’accelerazione delle pratiche autorizzative”.

È stata un’estate che non ha risparmiato la Basilicata da emergenze, a cominciare dalla crisi idrica.

I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti. In questo momento siamo impegnati a limitare i disagi per i Comuni serviti dallo schema idrico Basento – Camastra. Il Dipartimento Ambiente, insieme a tutti gli attori coinvolti nella gestione, sta mettendo in campo tutte le azioni finalizzate a ottimizzare la disponibilità delle risorse idriche. Lo stato di emergenza è solo un primo passo per ristorare il settore primario e le zone industriali che soffrono pesantemente di questa situazione. C’è anche molta attenzione agli iter autorizzativi e alle procedure da snellire, al fine di non perdere nemmeno un minuto e di ottimizzare l’uso della risorsa idrica. Infatti, sono diverse le regioni italiane che hanno chiesto lo stato di emergenza idrica.

Altro tema ricorrente, al volgere dell’estate, con la ripartenza soprattutto di molti studenti, è quello della rigenerazione dei paesi e dei servizi per chi resta.

Non mancano le azioni, quelle strategie territoriali che grazie a una visione unitaria della programmazione (PNRR, accordo di coesione, fondi strutturali, risorse delle royalties e compensazioni ambientali) dovrebbero portare agli effetti sperati nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Su aree interne, c’è la lotta allo spopolamento, e per altre problematiche inerenti la Regione sta rispondendo con diverse politiche di rigenerazione.

Un grande tema è quello del rapporto tra tutela dell’ambiente e sviluppo. La parola magica è ‘sostenibilità’. Un argomento che spesso divide, tra eccessi ideologici e bisogni concreti. Qual è la sua posizione?

Il ritmo delle innovazioni tecnologiche è talmente veloce che sta cambiando la vita di tutti noi, pensiamo all’intelligenza artificiale che apre scenari inimmaginabili. Nel breve periodo ci siamo posti l’obiettivo di una Basilicata sempre più green, autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie anche all’attivazione delle Comunità energetiche regionali, con paesi e città più vivibili, ricchi di servizi. Immaginiamo il futuro di una Basilicata capace di utilizzare le tecnologie che siano in grado di valorizzare gli asset di cui disponiamo, natura, foreste, cultura, paesaggio.

Lei è anche assessore alla transizione ecologica. Qual è il suo orientamento, specifico, in Basilicata, una regione ricca di risorse energetiche?

La questione della sostenibilità ambientale è in cima alle priorità del nostro Paese e ancor di più dell’Europa. Non è una scelta, quella della transizione ecologica dalle fonti fossili a quelle rinnovabili a cui un ente decide di aderire con più o meno convinzione. È un’indicazione che ci arriva e che pone degli obiettivi temporali precisissimi. La fortuna è che la nostra Basilicata è una regione davvero particolare per le risorse di cui dispone, non solo in materia di petrolio e gas. Essendo al Sud abbiamo il sole per il fotovoltaico, ci sono le condizioni orografiche e ventose per l’eolico e abbiamo anche monti, bacini idrici e ruscelli per l’idroelettrico. In più, e su questo a breve dovremmo avere delle novità, ci sono ottime condizioni anche per ragionare sull’idrogeno. Il tema è conciliare le fonti oil e non oil, che sono entrambe importanti per il nostro sviluppo.

 

Laura Mongiello

È assessore all’ambiente e alla transizione ecologica da luglio 2024. Tecnologo alimentare, attualmente è presidente nazionale dell’Ordine dei tecnologi alimentari. Dal 2022 è Presidente del CTS della Fondazione Banco Alimentare.