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“Per correre servono le gambe, ma anche la testa”

Margherita Perretti, maratoneta e non solo. Tra le sue sfide anche l’attraversamento a nuoto dello Stretto

di Lucia Serino
24 aprile 2024
4 min di lettura
di Lucia Serino
24 aprile 2024
4 min di lettura

Margherita Perretti è la più famosa maratoneta di Potenza, ma non è l’unico sport che pratica.

“Già, ho unito anche il nuoto e da poco il Triathlon. Qualche lezione di arti marziali, di recente, l’8 marzo scorso, in occasione della Festa delle Donne. Un’iniziativa della commissione pari opportunità”.

Imprenditrice, della storica famiglia “Perretti Petroli”, presidente vicario di Confindustria Basilicata, presidente della commissione regionale Pari opportunità, una storia personale zeppa di riconoscimenti e incarichi di rappresentanza, madre di tre figlie, la nostra runner appartiene a quel genere di persone che difficilmente ti dice “no, non posso”, ma non perché sa moltiplicare il tempo: semplicemente si è allenata a usarlo bene.

Frutto del suo talento sportivo?

Può darsi, sicuramente lo sport ti educa, ti disciplina, ti dà un metodo.

Ma lei corre per piacere o per vincere?

Sono iscritta a società sportive, alla Fidal Basilicata, l’Atletica podistica. Per il nuoto a una federazione di Salerno. E poi all’associazione di Triathlon lucano. Mi alleno per gareggiare, possibilmente per vincere. Solo se si hanno degli obiettivi si riescono a trovare le motivazioni. È un po’ come nell’impresa, bisogna crederci e farsi un piano per il traguardo.

Ma come fa? Gliel’avranno chiesto tante volte. Si allena tutti i giorni?

Sì, sì, tutti i giorni, 10- 12 km al giorno, al mattino presto in giro per la città, siamo tanti ormai. Se devo partecipare a una maratona i chilometri diventano anche 30, 35. Non ne potrei fare a meno, e del resto il tempo si trova, basta volerlo. Senza considerare che a noi donne fa bene, soprattutto quando – diciamo – non si è più giovani. Non solo per una questione fisica. Ma anche per mantenere alte le motivazioni, pensare che puoi ancora avere degli obiettivi. Tra l’altro guardi, non è vero quello che normalmente si pensa e cioè che abbiamo meno forza degli uomini. Senza considerare l’abitudine alla gestione della fatica fisica e anche del dolore che accompagna le nostre vite. Con l’età perdi un po’ di velocità, ma aumenta la potenza.

E il nuoto?

Una passione più recente, poi con le gare di Aquathlon metto insieme la corsa e il nuoto.

Ricordo una gara in riva allo Stretto, tra Calabria e Sicilia.

Sì, ho attraversato lo Stretto di Messina, una sfida molto emozionante. Non è stato semplice, sono arrivata da una sponda all’altra ma fuori tempo, le correnti hanno spinto me ed altri fuori rotta, però eravamo assistiti.

Nelle foto che lei spesso pubblica vedo che è l’unica donna tra molti uomini…

C’è indubbiamente una questione di parità di genere nello sport in Italia e soprattutto al Sud. Altrove in Europa non è così. Pesano ancora i pregiudizi, l’organizzazione del tempo, a volte anche un senso pieno delle nostre libertà. Basterebbe iniziare e farsi prendere da una sana competizione. È anche divertente.

Ma quanta testa occorre nello sport?

Tanta. La maratona è uno sport di resistenza, non è solo una questione di gambe, più ti avvicini al traguardo più diventa un lavoro di testa. E questo ti serve poi nella vita quotidiana.

Lei viaggia molto…

Un po’ le figlie in giro per il mondo, un po’ le maratone.

Ma quando è fuori come si allena?

È veramente semplicissimo. Basta mettere le scarpette in valigia, un costume e gli occhialini, serve poco spazio.

A sentirla sembra tutto così facile

Lo è. Io ho iniziato da bambina. Ma ci sono moltissimi esempi diversi. Per esempio, Vito Santarsiero, l’ex sindaco di Potenza. Siamo quelli dell’alba, svegliamo la città, è una bellissima sensazione.

 

Bio

Potentina, imprenditrice, Perretti viene dalla storica famiglia “Perretti Petroli”. È presidente vicario di Confindustria Basilicata e presidente della commissione regionale Pari opportunità.