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Investimenti Anas per 2,8 miliardi di euro

È il finanziamento previsto in Basilicata nel Contratto di programma Anas 2023-2025, appena perfezionato tra Ministero delle infrastrutture e trasporti (MIT) e Anas, per realizzare una rete stradale più moderna ed efficiente e per una mobilità più sicura.

di Luigia Ierace
22 febbraio 2024
12 min di lettura
di Luigia Ierace
22 febbraio 2024
12 min di lettura

Investimenti per circa 2,8 miliardi di euro, di cui 1,9 destinati alla realizzazione di nuove opere e 866,9 milioni di euro per manutenzione programmata 2020-2024: è quanto previsto dal Contratto di programma (CDP) Anas 2023-2025, sui 1.035 km di rete stradale gestiti dalla società in Basilicata.

Sono alcuni numeri del Piano strategico delle infrastrutture in Italia presentati dal ministro delle infrastrutture e trasporti (MIT), Matteo Salvini e pubblicati sul sito del MIT. Un focus sui progetti e le grandi opere nel Paese, con uno sguardo particolare a quelli lucani, previsti nell’ambito del Contratto di Programma 2023-2025 appena perfezionato tra Ministero delle infrastrutture e trasporti (MIT) e Anas.

Complessivamente sono stati annunciati in Italia investimenti per 39,5 miliardi di euro, di cui 31,7 miliardi per nuove opere e 5 miliardi per manutenzioni. Queste le previsioni del CDP, lo strumento con cui viene disciplinato l’utilizzo delle risorse assegnate ad Anas per la realizzazione di interventi infrastrutturali e per la gestione dei servizi relativamente alla rete in concessione. Attualmente, in Italia sono aperti oltre 2.000 cantieri, con conseguenti effetti positivi sull’occupazione, per 4,5 miliardi di euro di investimenti compresi nel contratto di programma Anas.

“Una tale mole di investimenti economici – ha ribadito il responsabile di Anas Basilicata, Carlo Pullano - è senz’altro lo specchio del potenziamento del patrimonio infrastrutturale lucano in corso, con un notevole incremento degli standard di sicurezza e percorribilità di strade ed autostrade ed un innalzamento della vita utile delle opere”.

Nel Sud, e soprattutto in Basilicata, infatti, c’è un ritardo infrastrutturale che va colmato garantendo collegamenti veloci e sicuri, riducendo i tempi di percorrenza tra i principali centri della regione e garantendo l’accessibilità delle aree interne. Il nuovo piano va proprio in questa direzione con l’obiettivo di realizzare “una rete stradale più moderna ed efficiente e per una mobilità più sicura”.

Ecco gli interventi previsti, in un quadro in continua evoluzione tra quelli in corso e i nuovi.

NUOVE OPERE IN CORSO - Sono 4 gli interventi in corso per un investimento complessivo di 235,2 milioni di euro. Tra questi, in via di completamento i lavori di costruzione della variante di Brienza – Lotto 6 - per 95,2 milioni di euro sulla SS 95 Tito - Brienza, opera attesa da tempo dal territorio e che si avvia alla conclusione. La strada (lunga 4 km, per una larghezza di 10,5 metri, 5 viadotti e 2 gallerie naturali) è un importante collegamento tra il raccordo autostradale Sicignano-Potenza e l’autostrada A2 del Mediterraneo, più precisamente con la SS 598 di Fondo Valle Agri, che collega allo svincolo autostradale di Atena Lucana. Il costo totale dell’intervento è di 103,95 milioni di euro, finanziati per 29,7 milioni con fondi FAS.

Un altro intervento ha interessato la SS 655 Bradanica, per la realizzazione di una nuova infrastruttura in variante alla viabilità esistente, per un finanziamento di 77,1 milioni di euro.

Per quel che riguarda la SS 18 Tirrena Inferiore, proseguono i lavori relativi al 1° Stralcio Acquafredda 1 (Lotti 1 e 2), tesi a bypassare una tratta stradale a Maratea di collegamento con Sapri. Le nuove opere (prevalentemente gallerie, per un investimento totale di circa 47 milioni di euro) permetteranno di bypassare un tratto fortemente soggetto negli anni scorsi alla caduta di massi (con conseguenti blocchi della circolazione) e di collegare, quindi, in maniera più rapida e sicura Maratea e Sapri, al confine tra Basilicata e Campania. In dettaglio, oltre all’adeguamento della piattaforma stradale, è prevista la realizzazione di due gallerie naturali in variante “dei Crivi” lunga 391 metri e di “Acquafredda” lunga 537 metri, per un investimento complessivo di circa 47 milioni di euro, 20 dei quali facenti capo a Fondi FSC Regionali.

NUOVE OPERE IN PROGETTAZIONE FINANZIATE - Sono previsti 8 interventi per un investimento totale di 1,7 miliardi di euro. Due di questi in progettazione, sono già finanziati per 629,7 milioni di euro complessivi. Il primo, riguarda la SS 92 dell’Appennino Meridionale per la realizzazione della strada di collegamento tra la Fondovalle del Sauro, tratto Corleto-Perticara e la SP 92 Camastra, per 142,8 milioni di euro. Il secondo, interessa l’Itinerario Murgia-Pollino nel tratto Matera-Ferrandina-Pisticci, stralcio by-pass di Matera per 486,9 milioni di euro.

NUOVE OPERE IN PROGETTAZIONE PROGRAMMATE – Sono quattro gli interventi in progettazione programmati per un investimento totale di 890,5 milioni di euro.

Il primo per un finanziamento di 512,9 milioni di euro interessa l’Itinerario Salerno-Potenza-Bari con l’adeguamento delle sedi esistenti e tratti di nuova realizzazione (4° tratta). Uno degli obiettivi molto sentiti dal territorio è proprio il collegamento da Potenza a Bari. L’intervento fa parte della IV tratta (Zona industriale Vaglio – SS 96bis – Inizio variante di Gravina) dell’itinerario Salerno –Potenza-Bari e ricade in Provincia di Potenza con uno sviluppo di circa 20 km, dalla SS 407 alla SS 96bis. Comprende i tratti di nuova realizzazione e l’adeguamento della strada provinciale per Oppido fino all’innesto sulla SS 96 bis. L’opera principale è la galleria per il Valico di Pazzano. Il tracciato è nella prima parte di nuova realizzazione, dalla SS 407 Basentana fino alla strada provinciale (SP 125) che collega il Comune di Tolve con la SS 96. Nella seconda parte il tracciato adegua la provinciale stessa, sino al collegamento con la SS 96 bis. Il Progetto di fattibilità tecnica ed economica è stato ultimato e trasmesso al Consiglio superiore dei lavori pubblici (C.S.LL.PP) ricevendo il relativo parere di cui si dovrà tenere conto nello sviluppo del progetto. Dovrà poi passare al vaglio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’avvio del procedimento di VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale).

Il secondo intervento, per un finanziamento di 93,5 milioni di euro, interessa la SS 658 Potenza-Melfi per lavori di messa in sicurezza del tracciato stradale in tratti saltuari. Lunga circa 60 km, l’arteria lucana è cruciale per il Mezzogiorno, unendo la SS 407 Basentana e la SS 655 Bradanica a Melfi. In dettaglio, sulla SS 658 sono previsti circa un centinaio di investimenti: 56 milioni di euro per manutenzione sui 28 viadotti, la cui ultimazione è fissata tra la primavera e l’estate prossima. Si aggiunge un investimento di 10 milioni di euro nel 2024 che ha permesso di pianificare le progettazioni per interventi su altri 5 viadotti della SS 658, che saranno avviati entro il 2024 e riguarderanno il risanamento di numerosi cavalcavia presenti lungo l’intero tracciato. Altri 40 milioni di euro serviranno per la realizzazione del 2° stralcio di un intervento di ampliamento della carreggiata stradale (cosiddetta nuova corsia “di arrampicamento”, già ultimata per il 1° stralcio), tra Avigliano e Pietragalla.

Il terzo e quarto intervento riguardano l’itinerario Murgia-Pollino, rispettivamente per 77 milioni di euro sul tratto Basentana-SS. Sinnica (Pisticci-Tursi) e per 207,1 milioni di euro, sul tratto Gioia del Colle -Matera.

SS 18 TIRRENA INFERIORE – Un’attenzione particolare merita il monitoraggio della parete rocciosa mediante sensori geotecnici con sistema di “early warning” in tempo reale, informazioni previsionali e elaborazione dei dati tramite droni, oltre alle sbarre meccaniche ai due lati della strada. È stato previsto per consentire la riapertura della statale 18 a Maratea esclusivamente durante la scorsa estate, dopo l’interruzione per frana nel novembre del 2022. Intanto, è previsto un bypass per l’aggiramento della zona in frana, finalizzato a costituire un valido e duraturo percorso alternativo, per un investimento complessivo di 5 milioni di euro. Per il ripristino definitivo della viabilità, invece, è stata individuata la soluzione di realizzare una galleria naturale.

MANUTENZIONE PROGRAMMATA 2020-2024 - In controtendenza rispetto al passato, Anas ha impresso un cambiamento radicale nella strategia di investimento per lo sviluppo della mobilità del Paese, ponendo al centro la manutenzione e il potenziamento della rete stradale per garantire una sempre maggiore sicurezza e confort di viaggio. La manutenzione, oltre ad aumentare la vita dell’infrastruttura, garantisce la capacità trasportistica dell’infrastruttura stessa, nel rispetto di standard qualitativi in continuo aggiornamento, senza consumare territorio e con basso impatto ambientale.

“Siamo passati pertanto – spiega Anas - da una manutenzione straordinaria a una manutenzione programmata, che tiene conto delle reali condizioni delle infrastrutture così come rilevate, dell’importanza delle direttrici e dell’analisi del rischio”. Non interventi saltuari, ma programmati: dal corpo stradale alle opere d’arte, dalle barriere guard-rail alla segnaletica orizzontale e verticale, dall’illuminazione agli impianti tecnologici.

Nel Contratto di Programma Anas 2023-2025 è previsto un investimento complessivo per manutenzione programmata di 866,9 milioni di euro così divisi: 394,8 milioni di euro per interventi in fase progettuale, 7.3 milioni di euro per interventi di prossimo avvio, 239,5 milioni di euro di interventi in corso, cui si aggiungono 225,2 milioni di euro di lavori già ultimati.

IMPEGNI PER LA MANUTENZIONE - Grande è l’attenzione al Raccordo autostradale 5 “Sicignano-Potenza” che collega la Basilicata con le assi principali di viabilità del Sud del Paese. Sono in corso interventi di manutenzione programmata per oltre 130 milioni di euro, dei quali oltre 90 milioni riguardano opere d’arte (ponti, viadotti, gallerie). L’Italia vale la pena ricordare vanta il record europeo di viadotti e gallerie e in Basilicata ce ne sono alcuni di particolare pregio, ritenuti di interesse culturale per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata come il viadotto Carpineto I, il doppio ponte strallato, il “Morandi lucano” opera appunto di uno dei maggiori esponenti dell’architettura strutturale mondiale, Riccardo Morandi, sul quale sono in corso i lavori e il viadotto azzurro, il Platano, che porta la firma degli ingegneri Silvano Zorzi e Sabatino Procaccia, terzo ponte più alto d’Italia e secondo ponte a “stampella” più alto del mondo dopo il viadotto Sfalassà sull’A2 Autostrada del Mediterraneo.

Entro l’anno saranno completati diversi viadotti, adeguati gli impianti tecnologici per il risparmio energetico in alcune gallerie e realizzati impianti fotovoltaici, oltre al Progetto green light 2.0 per la manutenzione programmata per l’efficientamento energetico delle gallerie e degli impianti all’aperto lungo l’itinerario Basentano. Anche sulla SS 653 “della Valle del Sinni” (arteria lucana lunga circa 82 km, di collegamento tra l’Autostrada A2 del Mediterraneo a Lauria e la SS 106 “Jonica” a Policoro) Anas ha attivato un imponente piano di manutenzione, per oltre 35 milioni di euro relativi, tra l’altro, a lavori su oltre 40 viadotti compresi tra lo svincolo di Lauria Nord e quello di Rotondella. L’ultimazione di tali interventi permetterà di innalzare i livelli di sicurezza e percorribilità dell’intero asse viario, incrementando altresì la vita utile delle opere.

BARRIERE E SICUREZZA - Per quanto riguarda, invece, la SS 407 Basentana sarà ultimata, entro l’anno, l’installazione delle barriere spartitraffico. Si tratta di barriere NDBA (National Dynamic Barrier Anas, barriere spartitraffico centrali in calcestruzzo) interamente progettate e realizzate da Anas, per tutelare e proteggere tutti gli utenti della strada e premiate come migliore progetto innovativo a fine 2023. L’impiego di questi dispositivi migliora le condizioni di sicurezza della strada anche sotto il profilo economico, attraverso la riduzione dei costi di installazione e sociali, legati agli incidenti stradali che producono ogni anno feriti gravi o morti. La barriera, inoltre, si adatta nell’ambito dello stesso itinerario in funzione del tipo di strada, dei livelli e del tipo di traffico. Uno dei problemi particolarmente difficili da gestire è la presenza di cinghiali sulle strade lucane, con rischi per automobilisti e richieste di risarcimento per l’impatto con ungulati.