La trasformazione digitale è in grado di creare valore per le aziende. Consente, infatti, di migliorare i prodotti e servizi, di allargare i mercati di riferimento e aumentare il vantaggio competitivo. Nonostante, ci siano dati a sostegno di questa tesi, oggi, non tutte le imprese riescono a beneficiare dei vantaggi legati alla digitalizzazione. Dal rapporto Digital Economy and Society Index (DESI) 2022, che misura l’utilizzo delle diverse tecnologie da parte delle aziende, si evince che le piccole e medie imprese europee sono meno digitalizzate rispetto alle grandi.
Vediamo nello specifico dove si accentua il divario tra grandi imprese e piccole e medie imprese (Pmi) nell’utilizzo delle principali tecnologie. Il software di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) è, in assoluto, lo strumento più utilizzato dalle grandi imprese (81%) e dalle Pmi (37%). Il divario resta significativo anche nell’utilizzo delle altre tecnologie: fattura elettronica (57% grandi imprese e 28% Pmi); social media (61% grandi imprese e 28% Pmi), cloud (60% grandi imprese e 30% Pmi), big data (35% grandi imprese e 15% Pmi), e-commerce (38% grandi imprese e 18% Pmi), cross border e-commerce (24% grandi imprese e 9% Pmi) e intelligenza artificiale (30% grandi imprese e 5% Pmi).
La difficoltà delle piccole e medie imprese nel processo di trasformazione digitale è testimoniato anche dal basso impiego del personale specializzato nelle ICT. Secondo i dati Eurostat sul tema digital economy e society nel 2022, il 21% delle imprese dell’UE impiegava specialisti ICT: di queste, la percentuale delle grandi imprese (77,6%) era più di 5 volte superiore a quello delle piccole imprese (15,1%).
Proprio per andare incontro alle esigenze legate alla trasformazione digitale delle Pmi, la Fondazione Eni Enrico Mattei ha erogato, in collaborazione con alcuni comuni delle aree interne della Basilicata, un corso di marketing digitale per le Pmi. Un programma formativo articolato in sei moduli, della durata complessiva di 18 ore tra lezioni frontali e pratica, che ha coinvolto, ad oggi, 67 Pmi nei comuni di Anzi, Calvello e Moliterno. Nel primo modulo, i ricercatori della Fondazione Eni Enrico Mattei hanno spiegato come progettare e sviluppare siti web funzionali e in grado di migliorare la presenza online. Nel secondo modulo è stato affrontato il tema dell’ottimizzazione dei siti web per i motori di ricerca (SEO). Inoltre, esperti di marketing hanno guidato le imprese nel processo di miglioramento delle pagine web aziendali, che oggi risultano maggiormente identificabili dai motori di ricerca. Nel terzo modulo, le imprese hanno acquisito nuove skills per sfruttare il potenziale del marketing dei motori di ricerca (SEM). Hanno imparato a creare campagne pubblicitarie mirate, utilizzando strategie di Pay-Per-Click (PPC) per ottenere un posizionamento privilegiato sui motori di ricerca e raggiungere un pubblico più vasto. Nel quarto modulo, dedicato all’e-commerce e marketplace, le Pmi hanno imparato a realizzare una piattaforma di successo per aumentare la propria presenza online e a targhetizzare i clienti di riferimento, in modo efficace. Nel quinto modulo, dedicato all’aspetto comunicativo, sono state trasferite tutte le nozioni per promuovere il marchio in modo strategico, realizzare contenuti efficaci per aumentare la visibilità e creare una community online attiva. Infine, nel modulo conclusivo, il sesto, sono stati affrontati i temi dell’analisi dei dati e dell’intelligenza artificiale. Le imprese, infatti, hanno acquisito nuove competenze per interpretare i dati, uno strumento che permetterà loro di prendere decisioni informate e ottimizzare le proprie strategie di marketing. Infine, la conoscenza di una nuova frontiera tecnologica tanto discussa negli ultimi mesi, quella dell’intelligenza artificiale, ha permesso di conoscere come automatizzare l’intero processo di marketing di un’impresa.