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Il futuro del turismo nasce a Potenza

Con “Italy Travel Tech Accelerator”, programma di accelerazione delle startup turistiche ideato da Broxlab e concepito all’interno dell’Innovation Network del ministero del Turismo, si punta a promuovere innovazione e imprenditoria giovanile direttamente nei territori del Sud Italia.

di Sergio Ragone
23 marzo 2023
5 min di lettura
di Sergio Ragone
23 marzo 2023
5 min di lettura

Si può pensare al futuro anche quando il presente si fa carico di incertezze e il passato racconta storie di lentezze e occasioni perdute. Si può progettare il domani anche in una città, Potenza, che viene spesso raccontata male e che si è ormai convinta che il proprio destino sia una sbiadita copia di ogni passato. Si può essere visionari ma razionali, anche nel cuore antico della città dove si contano ormai più chiusure che aperture. È questo il messaggio più forte che Broxlab - che ha la sua base a Potenza, più precisamente al numero 23 di Discesa San Gerardo, con il suo programma di accelerazione delle startup turistiche, “Italy Travel Tech Accelerator” - manda a tutti noi che abbiamo scelto di restare in Basilicata.
Per capire come nasce “Italy Travel Tech Accelerator” e perché abbia incrociato le vie del centro storico di Potenza, riprendiamo due dichiarazioni rilasciate alla stampa per dare il via al programma: “Il supporto a questo secondo Programma di Accelerazione, nell’ambito dell’Innovation Network del ministero del Turismo, conferma la particolare attenzione allo sviluppo delle startup innovative” ha dichiarato il ministro del Turismo Daniela Santanchè. “In particolare, la localizzazione nel Mezzogiorno per lo svolgimento del Programma vuole promuovere lo sviluppo di innovazione ed imprenditoria giovanile direttamente nei territori del Sud Italia. L’ambizione è partire dalla dimensione locale per creare nuove aziende ad alto contenuto tecnologico ed innovativo, che possano poi competere nei mercati internazionali, ha aggiunto Santanchè.
“Per noi di Broxlab sostenere le nuove idee innovative è una sfida affascinante che affrontiamo quotidianamente”, dichiara Francesco Perone, presidente di Broxlab, che aggiunge: “In quanto Startup Studio, crediamo nel futuro e nello straordinario potenziale dei talenti che meritano le giuste opportunità per poter emergere. A questa sfida se ne aggiunge un’altra, ossia la possibilità di poter dimostrare che il Mezzogiorno è il luogo ideale dove l’innovazione e la tecnologica possono incrociare idee virtuose e progetti ambiziosi per trasformarli in successi”.

Come funziona il programma di accelerazione

Prima di riprendere in mano la trama della narrazione ottimista e razionale cerchiamo di conoscere meglio questo programma. “Nell’ambito dell’Innovation Network del Ministero del Turismo - si legge nel comunicato stampa ufficiale di lancio del Ministero - Broxlab annuncia la nascita di un Italy Travel Tech Accelerator, acceleratore specializzato per startup innovative interessate a sviluppare il loro business nel settore del turismo. Il programma di accelerazione, proposto da Broxlab, avrà una durata di cinque mesi, e prevede diversi servizi per le startup innovative, in termini di affiancamento nella validazione della soluzione proposta, supporto al lancio del prodotto/servizio sul mercato, definizione del percorso di sviluppo, anche attraverso l’individuazione di partner industriali e finanziari. Broxlab Srl - continua la nota stampa ministeriale - prevede di investire direttamente capitale di rischio nelle startup selezionate, a cui si potrà aggiungere il contributo a fondo perduto erogato da parte del Ministero del Turismo, per favorire le attività di validazione delle soluzioni e dei servizi digitali proposti dalle startup. Il Programma di accelerazione avrà sede a Potenza, presso gli spazi di Broxlab Startup Studio”.

A Potenza per fare innovazione turistica

La città capoluogo di regione, quella più alta d’Italia, che non sempre ha saputo raccontare le sue virtù e troppo spesso ha sprecato talenti ed occasioni, può dunque oggi svolgere un ruolo di player principale dell’innovazione. A rendere ancora più preziosa questa stagione che si apre è probabilmente anche il tema in oggetto del programma di accelerazione di Broxlab, il turismo, molto spesso usato come slogan o riempitivo di vari programmi e progetti mai del tutto decollati perché nati più come risposta ad un miope campanilismo con Matera – città senza eguali al mondo - e non come strategia solida e lungimirante. La chiave allora può essere questa: fare di Potenza la città dell’innovazione, del turismo che sarà, il luogo in cui nasce il futuro e dove le idee sanno diventare forti e in grado di incamminarsi verso altri sentieri. Potenza come città del possibile, del domani e non solo dell’oggi, di un destino non più segnato negativamente dalla geografia. A dare peso e corpo a questa suggestione non è solo il programma del ministero e l’investimento di Broxlab ma una generazione, quella che spesso identifichiamo con una sigla o semplicemente con il nome di un social media, ma che invece sta dimostrando di credere più di altre nella Basilicata e nel suo potenziale inespresso.

Turismo vuol dire impresa

Dare forza alle idee innovative vuol dire soprattutto permettere a nuove imprese di creare valore, lavoro, economia. Il turismo, quindi, non è solo terreno per esperti di marketing, storyteller e “venditori di bellezza”, ma possibilità di sviluppo e reale game changer. Broxlab, nella sua veste di startup studio, ci mette tutto il suo know how e la visionarietà che è tipica di chi vive in luoghi geograficamente complessi ma non per questo si lascia travolgere dal lamento degli scoraggiatori militanti e da quell’idea di decrescita infelice che non racconta più la Basilicata e che non ha nulla a che fare con l’audacia delle donne e degli uomini di Basilicata