È un girasole. O almeno, sembra un girasole. A guardarlo bene, però è molto di più. Una rete sensoriale che usa algoritmi di Machine Learning e Intelligenza Artificiale per l’agricoltura di precisione, per la prevenzione degli incendi e per migliorare il benessere degli animali. E il suo nome non tradisce la sua natura: Girasole Sensing, startup lucana sviluppata da Mario Soranno, è la vincitrice del premio Research Award di “Basilicata Pitch2Pitch”, la call for innovation promossa da Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa in Basilicata, a tema agritech e agroenergia. La rete Girasole è formata da una parte hardware, composta da sensori che possono essere inseriti modularmente al suo interno, dalla connettività wireless per coprire distanze superiori a 50 km, da un pannello fotovoltaico e da una batteria. La giuria di “Basilicata Pitch2Pitch”, riunita a Metaponto lo scorso 17 ottobre, ha ritenuto questo progetto un’idea imprenditoriale con spiccate potenzialità di successo, ma in una fase di maturità tale da non avere ancora i requisiti per iniziare un percorso di co-innovazione con un’azienda agricola. Grazie anche al grant di 10.000 euro guadagnato, finalizzato al sostegno delle attività di validazione sul campo e sviluppo scientifico, ora Girasole avrà la possibilità di testare questa idea innovativa presso il CASF, Centro Agricolo Sperimentazione e Formazione ideato da Eni nelle aree di interesse del progetto Energy Valley a Viggiano, per la promozione di un’agricoltura sostenibile e la valorizzazione delle aree marginali.
Un momento di formazione e sviluppo
Ma torniamo a “Basilicata Pitch2Pitch”. Dove eravamo rimasti? Alla call aperta lo scorso mese di giugno hanno risposto 40 tra startup e team di aspiranti imprenditori da tutto il Sud Italia. Oltre 50 gli imprenditori che hanno partecipato alle sessioni di formazione su tematiche di sviluppo imprenditoriali durante la training week dello scorso settembre. Grazie alla collaborazione dei partner di progetto, sono state coinvolte 25 aziende agricole lucane favorendo, sin dalle prime fasi della call, occasioni di incontro e conoscenza tra aziende e imprese innovative. Il 17 ottobre scorso, durante il “Pitch Day” che si è tenuto a Metaponto, presso il Centro Ricerche dell’Alsia “Metapontum Agrobios”, le 15 startup approdate ad una prima valutazione si sono avvicendate nel racconto della propria idea di innovazione applicata ai settori agritech e agroenergia. Inoltre, anche le 14 aziende agricole lucane selezionate hanno avuto la possibilità di raccontare la loro realtà imprenditoriale.
Oltre al Research Award, nella stessa occasione, è stato assegnato anche l’Entrepreneurship Award che è andato a Tenuta San Marco, azienda agricola lucana che produce principalmente olio extravergine di oliva, selezionata per l’idea di modello imprenditoriale innovativo e sostenibile con grande potenzialità di successo nella sua applicazione concreta. Oltre al grant da 20.000 euro, Tenuta San marco si è aggiudicata l’accesso ad un percorso di accelerazione di 3 mesi con affiancamento di mentor e tutor di PoliHub, Joule e ALSIA. Questi due riconoscimenti sono stati aggiunti, sulla base dell’esperienza della passata edizione, per incentivare idee di ricerca e di imprenditorialità meno mature ma con alto potenziale.
La “chiamata” con si ferma
Ma il percorso della call prosegue. All’orizzonte c’è il Co-Innovation Award finale, quello che sancirà la nascita di un connubio tra startup e aziende agricole pronte al percorso di accelerazione. Ci arriveranno in sei coppie. Il premio sarà assegnato alle tre che avranno saputo coniugare al meglio idea innovativa ed esigenza reale dell’azienda agricola. Proseguono il percorso: Wine Tech con Asso Fruit Italia; Rewow con Podere Carriero; SolarFertigation con Fruitydrosinni; Aop4water con Masseria Viviano; Carbond con Oprol; Ortolino con I Piaceri del Pollino.
“Basilicata Pitch2Pitch” nasce dall’evoluzione della call “SouthUp!”, progetto pilota promosso da Joule nel 2021, con l’obiettivo di supportare soluzioni tecnologiche innovative che abbiano come focus principali la tutela e valorizzazione delle specie animali e vegetali, il risparmio delle risorse, l’efficientamento dei processi e la commercializzazione di prodotti per lo sviluppo sostenibile della filiera agricola. L’iniziativa – sostenuta dal Dipartimento delle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata – vede la collaborazione di tre partner di eccezione come Fondazione Politecnico di Milano, PoliHub - Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano e ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, ente della Regione Basilicata per la ricerca e il trasferimento delle innovazioni in agricoltura e nell’agroalimentare.
Lo scopo dell’iniziativa è creare un network che comprende tutti gli stakeholder del territorio e le Università del Mezzogiorno, come l’Università degli Studi della Basilicata, l’Università della Calabria, l’Università Federico II di Napoli, l’Università degli Studi di Messina, l’Università degli Studi ‘G. d'Annunzio’ Chieti – Pescara, l’Università degli Studi di Enna “Kore”, l’Università degli Studi di Salerno, l’Università degli Studi di Teramo, l’Università degli Studi del Molise e l’Università di Foggia.