Il regista premio Oscar ha girato il video che racconta, tra le varie regioni italiane, anche la Basilicata all’evento di Dubai. Peperoni cruschi, miele, l’industria: sono i protagonisti davanti alla macchina da presa.
Il premio Oscar Gabriele Salvatores sceglie l’estetica del bianco e nero per raccontare la Basilicata all’Expo di Dubai. In realtà il regista adopera lo stesso tratto stilistico per tutto il Padiglione Italia, volendo mettere in evidenza il talento massimo degli italiani, e cioè il saper fare, la manualità, quella creatività che ci invidiano in tutto il mondo, che non ha bisogno di colori, si riconosce così perché antica, consolidata. Nel video, che è solo un’anteprima di quello che poi si potrà vedere all’esposizione universale della città del Golfo Persico, l’occhio del regista inquadra la minuziosa capacità di infilare i peperoni cruschi, la specialità gourmet più antica e tradizionale del Senisese, e l’abilità degli apicoltori, intabarrati nella tuta bianca di protezione, alle prese con gli sciami. Una manualità che dalla terra passa alla trasformazione industriale, e infatti i cruschi – racconta Salvatores – diventano pezzettini da aperitivo in barattolo, stessa cosa per il miele delle cui varietà la Basilicata dispone ampiamente. Infine l’industria pesante. Il regista punta sulla Sata di Melfi, oggi Stellantis, e fa scorrere la macchina da presa in un paio di reparti della catena di montaggio. Forse un’apertura sul futuro avrebbe descritto meglio le ambizioni della Basilicata moderna. Ma a un premio Oscar (tra l’altro Salvatores girò “Io non ho paura” anche nel Vulture) ci si può solo consegnare. Vale la pena ricordare che il Padiglione Italia all’Expo di Dubai fu presentato a Matera nell’ottobre del 2019, presenti il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio e lo sceicco Abdallah Bin Zayed Al Nahyan, ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti.
Il Covid era ancora lontano e l’appuntamento era per l’anno successivo. L’Expo, il primo in un paese arabo, è stato aggiornato al 20 ottobre prossimo. Il Padiglione Italia a Dubai si estende su una superficie di 3.500 metri quadri e si eleva su quasi 27 metri di altezza, si basa su un approccio circolare all’architettura, con gli scafi di tre imbarcazioni convertiti nel tetto dell’area espositiva. Nella scelta dei materiali di costruzione anche materiali sostenibili - come bucce d’arancia, fondi di caffè, funghi e plastica riciclata raccolta anche nell’oceano.
Alla presentazione di Matera parteciparono anche 200 studenti in rappresentanza delle scuole italiane e furono coinvolti in laboratori focalizzati sugli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.