G20 a Matera, la città dei Sassi torna alla ribalta internazionale
I fari sono tutti puntati sulla fine di giugno, quando la città ospiterà i 20 ministri degli esteri dei Paesi economicamente più sviluppati al mondo. L'ipotesi di un grande evento culturale.
Dopo un anno di silenzio potrebbe presto tornare a farsi sentire la voce di Matera, quella della sua storia straordinaria, ma anche della sua capacità di progettare il futuro. La lunga cavalcata durata circa dieci anni fino ad arrivare al 2019, l’anno da capitale europea della cultura, si è dovuta bruscamente interrompere davanti al semaforo rosso della pandemia. Ma il clamore che ha raggiunto ogni angolo del mondo, dal Sudafrica all’Australia, dal Sudamerica al Giappone non poteva facilmente spegnersi del tutto. D’altronde, il successo di quell’anno speciale aveva portato numerosi rappresentanti istituzionali a prendere grandi impegni per il prosieguo di Matera 2019 e per allargare ulteriormente la sua già consolidata visibilità.
Non è, infatti, un caso che il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, abbia voluto a tutti i costi che Matera fosse una delle sedi del G20 in programma nel mese di giugno. Il rappresentante della Farnesina non ha mai nascosto di avere un debole per la città dei Sassi, proprio per la sua capacità di mostrarsi al mondo. Già nel settembre del 2019 fece sapere alle agenzie di stampa che un mese dopo avrebbe organizzato un grande evento a Matera. E così a ottobre del 2019, insieme alla Fondazione Matera Basilicata 2019, si organizzò nella Cava del Sole la presentazione del Padiglione Italia di ExpoDubai2020. In quella circostanza, dopo aver elogiato Matera 2019, evidentemente aveva già in testa che si poteva andare oltre, proprio come era stato fatto in quell’anno speciale: “Matera – disse il ministro – è una città che va vista almeno una volta nella vita”.
L’arrivo della pandemia ha ovviamente determinato, in ogni parte del mondo, il blocco delle attività culturali e la crisi dell’industria turistica e dell’accoglienza che tanto aveva raccolto nel 2019 a Matera e in Basilicata. Una conferma della notorietà raggiunta si è avuta nell’estate del 2020, quando, al temine della prima ondata di contagi, la macchina delle vacanze ha ripreso a correre come una Ferrari, a una velocità mai vista.
Con il consolidamento di Matera e del suo brand a livello internazionale non deve essere stato difficile per il ministro Di Maio convincere l’allora premier, Giuseppe Conte, a organizzare il G20 nella capitale europea della cultura che tanto si era distinta a livello mondiale con encomi pubblici arrivati dalle più alte cariche istituzionali nazionali ed europee.
I fari ora, dunque, sono tutti puntati sulla fine di giugno 2021, quando Matera ospiterà, coronavirus permettendo, i 20 ministri degli esteri dei Paesi economicamente più sviluppati al mondo. Il G20 è il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo. I Paesi che ne fanno parte rappresentano più dell’80 percento del Pil mondiale, il 75 percento del commercio globale e il 60 percento della popolazione del pianeta. Si tiene ogni anno dal 1999 e dal 2008 prevede lo svolgimento di un vertice finale, con la partecipazione dei Capi di Stato e di Governo.
Quest’anno tocca all’Italia la presidenza del G20 e quindi sono previsti diversi appuntamenti durante tutto il 2021 che toccheranno diverse città italiane. Il quartier generale sarà ovviamente a Roma, ma sono previsti incontri anche a Torino, Catania, Brindisi, Venezia, Napoli, Trieste, Bologna, Firenze, Santa Margherita Ligure, Milano, Sorrento, e, appunto, Matera. In particolare, il 29 giugno, nella città dei Sassi, si incontreranno i ministri degli esteri e dello Sviluppo in una seduta congiunta. Per quella circostanza Matera avrà i riflettori accesi di tutta la stampa nazionale e internazionale. “In una fase come questa, caratterizzata dalla crisi economica – aveva detto Di Maio – abbiamo il dovere di promuovere al meglio la nostra cultura, le nostre bellezze e le nostre eccellenze”. Una scommessa importante per riprendere il cammino intrapreso nel 2019. Soddisfatto, ovviamente, il sindaco, Domenico Bennardi: “dopo i lustri da Capitale europea della Cultura, Matera si trova nuovamente proiettata sulla scena internazionale. Ogni cittadino materano può sentirsi orgoglioso ed emozionato per questa scelta, fortemente voluta e sostenuta dal ministro Di Maio, e che ci dà una nuova e straordinaria occasione per simboleggiare una realtà proiettata nel futuro, orgogliosa delle proprie radici”.
Al momento non è specificato il luogo dove si terrà il summit. L’ipotesi che si sta verificando è quella di allestire la location nella Cava del Sole, palcoscenico del 2019 e già collaudata per grandi eventi. L’idea, poi, è di cogliere questa straordinaria opportunità per organizzare un grande evento culturale.
A tal proposito il sindaco Bennardi ha chiesto la collaborazione dei cittadini: “Ho già qualche idea ma chi volesse offrirmi un contributo ideativo e volontario può inviarlo a: sindaco@comune.mt.it inserendo nell’oggetto della email Idee per il G20”.
La felice esperienza di Matera ha già indicato una strada. E nel 2019 ci ha detto che l’arte pubblica non è un referendum popolare e che un grande evento va progettato non da un sindaco o dai cittadini, ma da chi ha esperienza e lavora in questo settore.
Intanto, il tempo passa. E farsi sfuggire questa occasione, dopo le tragiche conseguenze della pandemia, provocherebbe un danno enorme alla città. Forse la soluzione più facile sarebbe quella di affidarsi alla Fondazione Matera Basilicata2019 per la progettazione di un grande evento da replicare nei prossimi anni, forte delle sue competenze e delle sue intense e diffuse relazioni internazionali. I grandi eventi richiedono mesi, anche molti mesi. Giugno è dietro l’angolo.