20/08/2021 - C’è uno strumento, che si è sviluppato in Basilicata a partire dal ‘700 – e la cui costruzione è continuata durante il XIX secolo. Si tratta dell’arpa viggianese, piccolo strumento a 34 o 37 corde. Un’arpetta semplice da portare con sé per i musicanti di Viggiano, che si esibivano nelle piazze non solo italiane ma anche europee e statunitensi.
Si tratta del vero canto del territorio: i viggianesi si sono fatti alfieri di una tradizione musicale italiana, segnata ovviamente dalla Storia. Anche se dopo i moti rivoluzionari del ’48 ai viggianesi fu vietato di partire, dopo la caduta del Regno delle Due Sicilie la musica lucana riprese a risuonare nel mondo.
Non esistendo scuole di arpa, questa si suonava principalmente ad orecchio e quindi parliamo di una musica antica, dell’anima della terra. Il canto del territorio, insomma, è sempre stato custode di tradizioni che non verranno mai dimenticate. Dal gioiello del Mezzogiorno, la Basilicata, fino ai territori statunitensi: questa è la vera forza della musica di Viggiano. Pensate, i trisnonni di Billie Joe Armstrong, frontman dei Green Day, erano viggianesi!