22/04/2022 - Letta in ottica del PNRR, la “Giustizia” è una delle riforme trasversali, che interessa tutti gli ambiti del PNRR. Primo obiettivo: ridurre fortemente i tempi della giustizia, poiché le lungaggini giudiziali minano il rapporto fra cittadini ed istituzioni e rappresentano un grave impedimento all’espandersi degli investimenti. Il PNRR vuole potenziare le strutture ampliando la “capacità amministrativa” del sistema: più mezzi, strutture edilizie efficienti e più personale tecnico capace di supportare le innovazioni e di monitorare i risultati. Dall’innovazione organizzativa del sistema giudiziario il Governo si aspetta un “incremento della produttività degli uffici giudiziari”. Fra il 2024 e il 2026 si stima realizzabile un abbattimento, a seconda delle giurisdizioni (amministrativa, civile, penale), dei vari arretrati fra il 25% e il 90%. I “filoni” di riforma, riferiti alla funzione giustiziale, agganciati al PNRR si possono così riassumere: potenziamento degli strumenti alternativi al processo per la risoluzione delle liti; “interventi selettivi” per rendere il processo civile più “snello” e nella semplificazione del processo esecutivo.