07/11/2024 - “La siccità che stiamo affrontando non è solo una questione tecnica, ma un’emergenza che colpisce direttamente i nostri cittadini, le nostre famiglie, i nostri bambini. In questo momento, le interruzioni idriche stanno creando disagi inaccettabili. È nostro dovere, come amministratori, mettere da parte le differenze e i colori politici per concentrarci sull’unico obiettivo che conta: garantire un servizio essenziale e vitale per la nostra comunità. Non possiamo permetterci di essere distratti da polemiche o da interessi di parte”. È nei momenti più bui che la Basilicata riesce a trovare la forza della coesione. Piccola ma compatta, quando è necessario esserlo. Le parole sono di Vincenzo Telesca, il sindaco di Potenza, la città capoluogo, la città traino, la città più grande, la città che pure ha difficoltà, spesso, a trovare identità di vedute. Telesca le pronuncia all’assemblea dei sindaci convocati per il rinnovo della governance di Acquedotto lucano, nel pieno dell’emergenza idrica che da settimane, ormai, ha travolto persino uno dei tratti identitari di Potenza, la città dell’acqua, quella che quindici anni fa l’acquedotto pubblicizzava per strada con i primi “6x3” invitando i cittadini a “berla dal rubinetto”. Eppure, è proprio nei momenti più gravi della sua storia che la città riesce a trovare la forza dell’unità. “La storia ci insegna che nei momenti di crisi, la vera grandezza si misura nella capacità di unirsi e di collaborare”, sottolinea Telesca. “Dobbiamo essere in grado di guardare oltre i nostri steccati politici, di abbandonare le rivalità e di trovare un terreno comune. Solo così potremo affrontare le sfide che ci attendono e garantire un futuro migliore per le generazioni che verranno. Le difficoltà che stiamo vivendo non devono diventare un motivo di divisione, ma piuttosto un’opportunità per dimostrare che, quando si tratta del bene comune, possiamo e dobbiamo essere uniti. È in momenti come questi che la nostra responsabilità si fa ancora più evidente”. Per la cronaca, l’assemblea degli azionisti (la Regione più 90 sindaci) di tutta la regione è riuscita a compattarsi per confermare, ai vertici dell’Acquedotto lucano, l’ingegnere Francesco Andretta, sia pure con un vincolo di mandato che prevede la possibilità di un ritorno al cda nel prossimo semestre. Approvato anche il Bilancio 2023.