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Basilicata, fotografia in chiaroscuro

Secondo il rapporto “BesT” dell’Istat, che analizza il profilo di benessere delle regioni, un punto di forza è la sicurezza

28 novembre 2024
2 min di lettura
28 novembre 2024
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28/11/2024 - Una regione sicura, e questa è sempre stata la forza della Basilicata: “Sud differente” rispetto ai territori confinanti, alle prese con storici problemi di ordine pubblico, criminalità organizzata e gangsterismo urbano. La sicurezza è l’ambito nel quale la Basilicata e le sue province detengono i vantaggi più diffusi, secondo il Report dedicato alla nostra regione nell’ambito della collana “BesT” dell’Istat che offrono un’analisi integrata degli indicatori dei territori. Ciascun report presenta il profilo di benessere della regione e delle sue province sotto vari aspetti: la posizione nel contesto nazionale ed europeo, i punti di forza, gli svantaggi, le disparità territoriali, le evoluzioni recenti. Queste letture, proposte annualmente, si completano con alcuni indicatori sul territorio, la popolazione, l’economia. Sicurezza a parte, gli altri indicatori non sono sempre soddisfacenti. Gli indicatori relativi a innovazione, ricerca e creatività non sono al top. Così come l’87,5 per cento degli indicatori di benessere economico sono nella parte medio bassa. Nota dolente e ben conosciuta è la demografia. Al 1° gennaio 2023 la popolazione regionale si attesta ai 536 mila abitanti e rappresenta lo 0,9 per cento della popolazione residente in Italia. La dinamica demografica resta marcatamente negativa (-3,0 per cento dal 1° gennaio 2020; -1,3 per cento la variazione a livello nazionale). Per quanto riguarda la qualità dei servizi una rilevante quota di misure è nella classe bassa (42,9 per cento).
Risultati migliori a livello europeo per quanto riguarda l’ambiente (20° posto su 139 regioni per le quali il dato è disponibile), la speranza di vita e la mortalità infantile (47°e 37°posto su 234 regioni). Le distanze sono invece massime per la percentuale di giovani che non lavorano e non studiano (Neet), per la quota di persone tra i 25 e 64 anni che possiede almeno il diploma e per il tasso di occupazione dei 20-64enni, che collocano la Basilicata in fondo alla graduatoria delle regioni europee.
Insomma, un quadro in chiaroscuro, stando ai dati, che rappresentano un dato di partenza sul quale poter intervenire.

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