05/09/2024 - Serve un nuovo welfare di comunità per la Basilicata. Considerato l’andamento demografico e la struttura orografico-urbanistica è possibile immaginare un nuovo welfare condiviso in base al quale i consumatori sono anche produttori. È l’idea che la Regione affida all’assessore alla Salute e al welfare, Cosimo Latronico (che ne ha parlato, tra le altre proposte di nuova legislatura, per la prima volta a Rimini) immaginando di poter creare una “Community Prosumer”, dall’agricoltura all’energia fino ad arrivare ai servizi di “silver cohousing” cioè la coabitazione nella terza età con assistenza personale ma anche servizi come la ricettività turistica, l’artigianato di prossimità, servizi telematici, innovazione culturale, ecc.). Insomma, una riedizione contemporanea del vecchio vicinato o, se si vuole, un allargamento ad altri settori dell’idea, ristretta all’ambiente, delle comunità energetiche. Proprio grazie alle innovazioni tecnologiche e alla crescita culturale – ha aggiunto Latronico - quello che accade nei piccoli paesi prende il nome di “nuovo welfare circolare”, ovvero la produzione condivisa del proprio benessere, con la mano pubblica che agisce da facilitatore. Ecco il benessere – precisa l’assessore - che può caratterizzare l’Italia dei borghi: condivide i presupposti della green economy e vede il cittadino fautore di comunità rigenerative di produttori/utilizzatori diretti: “un community prosumer che crea, produce, riutilizza, consuma meno e ambisce a nuove forme, certamente praticabili, di felicità condivisa”. Un approccio al tema che ha ispirato la Regione Basilicata nell’attivazione di un programma straordinario di rigenerazione sociale (oltre che economica) dei borghi, parallelo a quello analogo finanziato dal Pnrr. In riferimento al settore di competenza, infine, l’assessore ha annunciato che, attraverso una collaborazione scientifica con Fondazione Eni Enrico Mattei, l’assessorato alla salute, alle politiche per la persona e al Pnrr intende promuovere un progetto di rigenerazione sociale nei borghi “che metta al centro il benessere delle persone, in particolare di quelle più fragili e vulnerabili (anziani, disabili ecc.), potenziando la rete dei servizi sociali e assistenziali e l’attività di animazione a loro dedicata, finanziato con risorse della programmazione 2021-2027 (Fsc e Por)”.