19/09/2024 - Ci vuole coraggio, servono scelte che tengano conto della straordinarietà del momento. Il presidente degli industriali, Francesco Somma, lo aveva anticipato alla vigilia di ferragosto (è possibile rileggere l’editoriale qui), e ora, chiusa la parentesi estiva, torna alla carica pubblicamente chiedendo alle istituzioni di essere, più che “controparte”, compagni di viaggio nelle sollecitazioni al Governo innanzitutto relative alla Carta degli Aiuti di Stato. La produzione industriale in Basilicata cala, in tutti i comparti tranne che nell’alimentare, di conseguenza anche l’export, i dati del primo semestre 2024 analizzati da Istat danno un quadro peggiorativo rispetto alle previsioni del report di Bankitalia dello scorso anno. Ma non è tutto fosco, ci vuole coraggio, appunto, a orientare le scelte. C’è un’ampia dotazione finanziaria per i prossimi anni, analizza Somma, ed è possibile anche rimodulare le risorse del Pnrr e dell’Accordo di coesione indirizzandole sulla competitività del territorio e del tessuto produttivo. E poi c’è la questione delle grandi opere, dalle infrastrutture viarie a quelle idriche, nel pieno di una crisi che non risparmia il settore industriale. Anche questa è una priorità (ne abbiamo parlato la settimana scorsa qui). Confrontarsi sui bandi a favore delle imprese, dice il leader degli industriali, è indispensabile per modularsi tenendo ben presenti i bisogni del sistema delle imprese. E proprio mentre il più grande sindacato italiano, la Cgil, raduna tutti i governatori del Sud a Matera sulla questione Autonomia, gli industriali senza troppa retorica indicano al governatore Bardi la necessità di non vincolare i bandi all’incremento occupazionale. La ripresa è lenta. Sarà un autunno caldo.
