01/08/2024 - “Via Appia Regina Viarum” è ufficialmente entrata a far parte dei siti UNESCO, diventando il 60° sito italiano considerato Patrimonio dell’Umanità. La decisione è stata presa dagli esperti del Comitato del Patrimonio Mondiale durante la 46esima sessione svoltasi a Nuova Delhi.
La candidatura è stata promossa per la prima volta dal Ministero della Cultura e da altri enti pubblici, tra cui le regioni Lazio, Campania, Basilicata e Puglia. La Via Appia, costruita dal censore Appio Claudio Cieco tra il IV e il III secolo a.C., collegava Roma a Brindisi passando per Capua, Benevento, Venosa e Taranto.
Per la Basilicata questo riconoscimento è particolarmente significativo. Il presidente Vito Bardi ha sottolineato come, grazie a questo traguardo, saranno valorizzate ulteriormente le aree attraversate dalla via, comprese le zone di Melfi, Rapolla, Venosa, Palazzo San Gervasio, Banzi, Genzano di Lucania e Matera. I benefici si estenderanno anche ai Parchi regionali del Vulture e della Murgia Materana, con il supporto dell’Apt.
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