02/05/2024 - Equità, generatività, sistema sono le tre parole chiave delle donne imprenditrici italiane per un “futuro al femminile”, slogan e titolo dell’evento che si è svolto la settimana scorsa a Roma. E la Basilicata è già sulla buona strada: secondo i dati presentati da Confartigianato donne imprese durante l’evento, la Regione, infatti, è al dodicesimo posto tra quelle italiane per quanto riguarda l’imprenditoria femminile indipendente, con una quota del 31,3%. Nonostante in alcuni settori - come le costruzioni, le riparazioni, le installazioni - il 90% degli imprenditori siano uomini, sul territorio lucano sono registrate 600 imprese femminili. I dati lucani sono positivi e in crescita, è necessario un impegno continuo per una maggiore spinta verso l'uguaglianza di genere e l'inclusione. Soprattutto se pensiamo al welfare, come ha sottolineato la presidente di Confartigianato donne e imprese, Daniela Biolatto: “un welfare a misura delle donne come madri, mogli, figlie, lavoratrici”, senza naturalmente dimenticare anche le questioni che legano anche uomini, come fisco e burocrazia.
Le donne lucane e italiane in generale si impegnano ogni giorno per uno sviluppo femminile, sostenibile e inclusivo che promuova - per tornare alle parole chiave - equità di genere per eliminare le discriminazioni, generatività per riconoscere alle donne un ruolo cruciale nella creazione e trasmissione di competenze e cultura d'impresa e, infine, sistema, per facilitare le connessioni e trasformare la società nel suo complesso.