04/04/2024 - Quasi un miliardo di fondi di coesione da investire per lo sviluppo dei prossimi anni. L’ultimo “tesoretto” che la Basilicata si porta in dote dopo la firma dell’accordo tra Regione e Governo non va visto solo come l’assegnazione di una “fetta” di risorse assegnate nella ripartizione dei fondi (europei e integrativi nazionali) destinati ai vari territori. A poco meno di un anno dall’entrata in vigore del codice degli appalti pubblici (decreto legislativo 36/2023) frutto delle dinamiche e dei bisogni di celerità ereditati dalla pandemia, le regioni hanno oggi la possibilità di mettersi alla prova del cambiamento culturale in atto veicolato da nuovi principi alla base dell’attività amministrativa quali, ad esempio, il risultato, la fiducia, l’accesso al mercato, la buona fede e la tutela dell’affidamento che sembrerebbero superare il pregiudizio verso l’operato degli operatori economici e dei pubblici funzionari. Si avvia, insomma, una collaborazione fattiva tra pubblica amministrazione e mercato per il perseguimento dell’interesse pubblico. È su questi principi che si misureranno tutti i nuovi progetti di sviluppo, anche della Basilicata, in una cornice di trasparenza ma anche di fiducia tra pubblico e privato. Uno dei pilastri del nuovo Codice dei contratti pubblici è la digitalizzazione degli appalti pubblici, prevista anche tra gli obiettivi più rilevanti del PNRR (milestone M1C1-75). Costituisce una trasformazione epocale di modernizzazione dell’Italia e di crescita a livello europeo, che avrà un impatto rilevante su cittadini, amministrazioni e imprese. E non è di secondaria importanza la spinta alla parità di genere e all’inclusione con la previsione normativa di un punteggio aggiuntivo alle imprese provviste di certificazione di genere.