09/02/2024 - Lo ha spiegato bene Ida Tramonti, dirigente delle Ferrovie dello Stato italiano, nell’ultimo podcast di Orizzonti (potete riascoltarlo qui e lo si potrà leggere anche nel prossimo numero del nostro giornale). Servono le infrastrutture ferroviarie, sì certo, ma è impensabile un tracciato ad alta velocità che attraversi, paese per paese, un intero territorio. È importante, piuttosto, ai fini dello sviluppo delle aree interne, riuscire a costruire connessioni (reti ferroviarie minori, strade, svincoli autostradali, bus) con la mappa degli approdi ferroviari. Un’indagine di Openpolis conferma che il problema esiste e riguarda molto da vicino la Basilicata. Sono quattro le regioni italiane in cui più della metà dei comuni risulta in zone in cui la ferrovia non è né accessibile né prossima. Si tratta di Abruzzo (53, 8%), Molise (53,7%), Valle d’Aosta (52,7%) e Basilicata (52,7%). Se invece si considera la popolazione, è proprio la Basilicata l’ultima in classifica, cioè la regione che ha la più alta percentuale di abitanti distante dalle ferrovie. Sono due i parametri presi in considerazione: l’accessibilità (cioè la capacità di arrivare alla stazione in un tempo massimo) e la prossimità (la presenza o meno di una stazione entro un certo tempo). Per la cronaca la regione che è messa meglio è la Liguria. Incide anche la conformazione del territorio. Per gli appassionati di numeri la Liguria è la più piccola delle regioni italiane, la Basilicata è quasi il doppio, il che non significa che è più popolata. Gli abitanti, infatti, sono all’incirca un terzo di quelli della Liguria.
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