Fresh oil and olives on the table against the backdrop of a farm and olive grove, pure virgin oil

Boom dell’olio lucano

Nel 2023 c’è stato un picco di circa il 90% di produzione in più rispetto all’anno precedente, secondo i dati diffusi da Oprol-Olivicoltori Lucani.

02 febbraio 2024
1 min di lettura
02 febbraio 2024
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02/02/2024 - La campagna olearia racchiude al suo interno tutto il ciclo di produzione dell’olio che parte dalla raccolta delle olive fino alla produzione dell’olio. Ed è proprio in questo processo che il territorio lucano si distingue nel 2023 raggiungendo risultati eccellenti: si registra, infatti, un picco di circa il 90% di produzione in più rispetto all’anno precedente e di un 40% rispetto al 2021. Questi i dati diffusi da Oprol-Olivicoltori Lucani, ancora più significativi se paragonati al calo del 70% del 2022. “Incoraggianti anche i dati economici, con le olive quotate 80/90 euro al quintale ad inizio campagna per arrivare ai 160 euro attuali” ha commentato Paolo Colonna, Presidente dell’Oprol “e una quotazione dell’olio Evo sulle 8,50-9,00 all’ingrosso. Quotazioni dovute sicuramente alla sofferenza di Spagna, Nord Africa e Grecia per i cambiamenti climatici e la conseguenziale bassa produzione”. Medio Basento, Venosa, Collina materana sono le aree strategiche interessate dai progetti di filiera e politica territoriale portati avanti da Oprol per la realizzazione di impianti di produzione e trasformazione. Un valore aggiunto alla già eccellente produzione di olio lucana.

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