05/01/2024 - Progresso, innovazione, ricerca, una galoppata verso il futuro. Il 2024 raccoglie gli impulsi del 2023 e si avvia dentro i grandi cambiamenti del nostro tempo. Siamo nel pieno della rivoluzione ultra-digitale, quella dell’intelligenza artificiale che – si premurava di raccomandare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno – deve restare umana. La persona, con i suoi valori, al centro di ogni cambiamento. Un’innovazione, dunque, al servizio dell’uomo e non oltre l’uomo. Questo il grande perimetro entro il quale il 2024 dovrà affrontare le nuove sfide sociali, economiche, ambientali, tutte strettamente connesse, al netto delle variabili geopolitiche planetarie. Anche la Basilicata è alla vigilia di un nuovo assetto. Qualunque esso sarà (si vota per il rinnovo del parlamentino regionale) il cammino delle riforme sul piano dell’innovazione e della sostenibilità avviate negli ultimi anni e che la rendono un unicum nel panorama del Mezzogiorno, è un cammino che non si arresta più, il grande balzo storico del terzo Millennio, per restare alle parole del Presidente. Cosa dobbiamo aspettarci da questo bisestile 2024? Poiché la fine e l’inizio dell’anno sono sempre un’occasione per mettere insieme un po’ di numeri, vale la pena recuperarne almeno uno positivo, cioè il dato relativo alla previsione di crescita dell’indagine annuale di Confindustria e Srm (il centro studi collegato a Intesa San Paolo). Nel 2024 la stima di crescita del Pil nel Mezzogiorno si attesta a + 0,6%, il Sud fa meglio del Nord. Non sono grandi numeri, siamo però solo all’inizio. E valga come incoraggiamento. Come sempre Orizzonti seguirà, settimanalmente qui e mensilmente con la rivista, quello che i prossimi mesi ci riserveranno.