22/12/2023 - L’anno, pur nelle problematicità generali di cui più volte abbiamo parlato qui, si chiude con un paio di buone notizie alle nostre latitudini. Il focus dell’istituto Tagliacarne e Unioncamere di qualche giorno fa certifica un Sud vivace dal punto di vista delle medie imprese. In dieci anni il fatturato è cresciuto (sono state prese in esame 361 medie imprese del Mezzogiorno) del 44, 4%, la produttività del 33, 1% e la competitività del 29,6%. La notizia segue quella dell’Istat che indica, nei primi nove mesi del 2023, una dinamica attiva dell’export verso l’estero che fa registrare alla Basilicata un + 10,1%. Sono incoraggianti le cifre di tutti i settori, anche nel terzo trimestre che fa registrare un calo della curva al Nord ma non al Sud. Dati incoraggianti, insomma, che contribuiscono a tenere il passo della crescita. Di questa crescita la Basilicata è senza dubbio protagonista, a cominciare dal tema dei temi, quello dell’energia, una Basilicata “aperta, fertile e disponibile” al cambiamento, come ricordava il responsabile del Distretto Meridionale Eni, Emiliano Racano, lunedì scorso nella sede di Confindustria a Potenza, aprendo i lavori sul meeting dedicato ai nuovi carburanti. Un pezzo di futuro, quest’ultimo, come sottolinea Racano, tra l’altro connesso con uno dei progetti non oil, quello dell’agri hub per la produzione di olio vegetale a fini energetici. Un’occasione, i progetti in cantiere, per sviluppare tutta la filiera dell’energia, ricordava il presidente degli industriali, Francesco Somma, che metta insieme, cioè, ricerca, produzione, distribuzione e mercato. “Qui in Basilicata le competenze ci sono – ha incoraggiato il presidente – molte delle quali sono maturate proprio nella lunga esperienza accanto ad Eni”. Le scommesse per il nuovo anno sono tante. Noi continueremo il nostro racconto. Ci fermiamo solo qualche giorno per le feste di Natale. Auguri a tutti, ritorneremo nella vostra casella di posta elettronica il 5 gennaio.
