01/12/2023 - Il progetto dell’alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria riparte. O meglio, riparte per due mesi circa con il dibattito pubblico (che è un istituto giuridico di procedura amministrativa che consente la partecipazione dei cittadini), al termine del quale potranno riprendere gli interventi di realizzazione per i Lotti 1B Romagnano – Buonabitacolo e 1C Buonabitacolo – Praia a mare. Lotti che riguardano tre regioni, Campania, Basilicata e Calabria. Il lotto Buonabitacolo-Praia ricade nel territorio delle province di Salerno, Potenza e Cosenza. Il tracciato ferroviario attraversa i territori di Padula, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono e Casaletto Spartano, nella Provincia di Salerno; Lagonegro, Rivello, Trecchina e Maratea, nella provincia di Potenza e i territori di Tortora e Praia a Mare, nella provincia di Cosenza. Martedì scorso la prima tappa del dibattito pubblico, sul progetto che è tra le grandi opere strategiche finanziate dal Pnrr (solo il primo lotto) e dal fondo complementare. Ulteriori incontri sono previsti fino all’11 gennaio. Si tratta di incontri ai quali tutti i cittadini e gli enti interessati possono partecipare (si svolgono on line ed occorre una semplice registrazione sul sito dp.avsalernoreggiocalabria). Il primo incontro è stato di presentazione del progetto, per collocare le nuove tratte nel contesto della complessiva strategia di RFI per l’adeguamento della rete ferroviaria del Mezzogiorno. Il coordinatore, Roberto Zucchetti, con il supporto di RFI e dei tecnici di Italferr, ha illustrato i punti fermi acquisiti e gli aspetti ancora oggetto di valutazione. Già fissate le prossime due date. Il 4 dicembre ci sarà un incontro dedicato all’analisi delle alternative di tracciato – sotto il profilo funzionale, infrastrutturale e ambientale – e alla spiegazione delle valutazioni che hanno condotto alla scelta della soluzione attuale. Il 6 dicembre sarà invece dedicato agli effetti di maggiore coesione e riequilibrio territoriale potenzialmente offerti dalla nuova infrastruttura e alle potenzialità di integrazione di essa con il sistema infrastrutturale esistente. Il progetto dell’altra velocità, strategico per le aree interne, ha avuto circa un anno di stop per la richiesta di chiarimenti da parte del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. L’obiettivo del dibattito pubblico, normato in Italia dal 2016, è quello di condividere con le comunità interessate alle opere pubbliche l’iter progettuale, affrontando le criticità e cercando, in via preventiva, una soluzione per scongiurare possibili conflitti successivi.