24/11/2023 - Una Basilicata modello, ricca di risorse, sostenibile sul piano energetico, per l’altissima produzione di rinnovabili, e anche sociale, per la strategia di sostegno alle famiglie e alle imprese avviata nel 2023 contro la crisi. La strategia continuerà e si consoliderà nel 2024 secondo il piano energetico regionale, che adotta azioni in linea con quelle del Piec (Piano integrato energia e clima) presentato dal Governo alla Commissione europea nel giugno scorso. Efficientamento energetico, differenziazione sempre più strutturata del mix delle fonti, progetto Idrogeno (che è un vettore e non una fonte) per gli obiettivi di decarbonizzazione. Ma c’è bisogno di incrementare la ricerca, sono necessari brevetti e investimenti in innovazione per il trasferimento tecnologico, altrimenti la costruzione del futuro sostenibile rischia di perdersi. È questo il senso della Conferenza energia e ambiente della Regione Basilicata che si è svolta al centro Enea Trisaia di Rontondella (in occasione dei 60 anni della nascita), martedì e mercoledì scorso, e che ha visto la partecipazione del ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e di quello con delega al Sud e al Pnrr, Raffaele Fitto. Il cammino della transizione non può che essere condiviso, è un impegno del decisore pubblico ma anche della comunità sociale che da consumatrice deve diventare protagonista della produzione. Il riferimento è all’impulso che la Regione intende dare al sistema delle comunità energetiche. Politica, economica e centri di ricerca, con il supporto della Fondazione Eni Enrico Mattei, al tavolo del confronto per affrontare le principali sfide del nostro tempo in uno scenario nazionale e internazionale con un focus sulle potenzialità della Basilicata. Dai crediti di carbonio alle agevolazioni per le imprese, ai biocarburanti all’agritech: numeri, bandi, progetti (dal Pnrr alla programmazione europea 2021/2027) che incoraggiano il cammino lucano ormai avviato della transizione. “Abbiamo una regione dove c’è tutto, fonti fossili, acqua, vento, sole, possiamo dare una risposta ai bisogni che verranno”, ha detto il governatore Bardi. “Un modello – ha aggiunto il ministro Fratin – dove sicuramente ha avuto il suo ruolo l’esperienza maturata negli anni per la presenza dei giacimenti”.