29/09/2023 - Passa l’estate, torna in primo piano la questione del caro energia. Una questione economica e sociale. La conferma viene da un dato elaborato dalla Cgia di Mestre (sulla base del rapporto Oipe, Osservatorio italiano povertà energetiche, 2023) che avvalora il cammino che la Basilicata ha intrapreso da un anno in materia di contrasto alla crisi. Sono 2,2 milioni le famiglie italiane, dice il rapporto, che vivono in condizioni di disagio energetico. Condizione diffusa su tutto il territorio nazionale. Il dato è riferito al 2021: si parla di 5 milioni di persone che, alla vigilia della grande emergenza, già vivevano in abitazioni poco salubri, scarsamente riscaldate d’inverno e calde d’estate, con livelli di illuminazione scadenti e con un utilizzo molto contenuto dei principali elettrodomestici. La Basilicata, a quella data, risultava avere oltre 70 mila famiglie in difficoltà. Ad oggi, come ha ricostruito il governatore Bardi, grazie al bonus gas, quel numero è praticamente dimezzato. “I dati che emergono dallo studio della Cgia di Mestre – osserva Bardi – rappresentano un ulteriore stimolo ad andare avanti per quanto stiamo facendo per difendere la nostra regione da una crisi globale senza precedenti. Noi abbiamo affermato, dopo 20 anni, un principio: se si produce energia in Basilicata, devono esserci benefici tangibili per i lucani. Dopo il gas, applicheremo questo principio anche all’acqua e in futuro all’energia elettrica”. Una strategia che il Governatore della Basilicata ha ripetuto spesso e che oggi è in linea con le anticipazioni del ministro Pichetto Fratin di riconoscere alle regioni che ospitano gli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili una royalty sulla produzione come avviene per le fonti fossili.