18/08/2023 - Ben ritrovati, riprendiamo il nostro dialogo settimanale dopo la pausa della settimana scorsa con due belle storie, metafora del possibile.
Come può un ragazzo cresciuto in un piccolo paese di montagna, Sasso di Castalda, diventare un campione mondiale del nuoto? Nulla è impossibile volendolo, come ricordavano su uno striscione messo sul tetto del loro liceo a Potenza, i ragazzi del Flacco alla vigilia della maturità. Le prodezze di Domenico Acerenza, uomo di terra e acqua, nato a Potenza, cresciuto a Sasso, oro nella staffetta ai mondiali di Fukuoka, ci sembrano l’indicazione giusta, al giro di quest’estate che segna già, passato ferragosto, l’agenda autunnale, per guardare con fiducia ai prossimi mesi.
E che dire della potentina Francesca Palumbo? C’era anche la sua firma nell’oro che l’Italia ha conquistato nel fioretto femminile a squadra ai mondiali di scherma. Due campioni lucani, un uomo e una donna, entrambi sul podio grazie a un lavoro di squadra. Modello perfetto, tenacia e collaborazione, che auguriamo per i prossimi mesi a una regione che non è priva di emergenze ma che è anche piena di opportunità. È un “nuovo anno”, quello che inizia a settembre (l’ultimo della consiliatura a guida Bardi) in cui c’è bisogno di consolidare quanto è stato seminato finora pur nella complessità della situazione geopolitica europea e mondiale. Il mondo è connesso, nulla che accade altrove risparmia effetti alle nostre latitudini. Ma nulla è impossibile. Si può essere un modello, la Basilicata lo è stata e lo è già per molti aspetti. Si può, partendo dalla nostra piccola regione interna, salire sul podio. Come i nostri campioni.
