07/07/2023 - È sempre scivoloso parlare dei giovani quando non sono loro direttamente a farlo. E allora non può che essere vista con apprezzamento la due giorni organizzata il fine settimana scorso a Potenza per fare il pieno di idee in vista della candidatura del capoluogo lucano a capitale italiana dei giovani 2024. Una due giorni piena di idee, aspirazioni, progetti e soprattutto di ragazzi e ragazze cresciuti all’ombra del leone rampante, simbolo di Potenza. L’inverno demografico è un dato inoppugnabile e lo certificano anche i numeri delle iscrizioni scolastiche che arretrano. Sono anni che la tendenza non si inverte, soprattutto in Basilicata. E allora, forse, più che cercare di invertire la tendenza (questione che comunque va affrontata) è un bene che nel frattempo ci si organizzi per resistere, affrontando e bene i bisogni di quel segmento di popolazione che, pur discendente, è il cuore vivo di una comunità. Così Potenza ha deciso di mettere in campo una nuova scommessa dopo quella, vinta, di città dello sport e ha iniziato a elaborare il dossier di candidatura che, nello spirito e nel metodo, altro non è che una gemmazione della grande stagione di Matera219. A dimostrazione che le esperienze significative di un territorio non passano invano, l’eredità si espande lentamente e semina contaminazioni diffuse. “Connessione attiva” è il payoff del logo che identificherà il dossier di candidatura al “Premio Capitale dei Giovani 2024″. Il logo vincitore, ideato dalla designer potentina Maria Giovanna Grano, ha totalizzato 40 punti di cui 30 assegnati dalla commissione di valutazione e 10 dalla votazione FB. Giovani, volontariato, innovazione e partecipazione sono stati i temi dominanti del laboratorio aperto ai ragazzi dai 15 ai 35 anni per la preparazione del dossier che sarà presentato a novembre. A gennaio prossimo saranno scelte le dieci finaliste e a febbraio sarà nominata la città vincitrice. In bocca al lupo ai giovani di Potenza.