09/06/2023 - Non sarà un Paese per giovani, l’abbiamo scritto qui la settimana scorsa, ma i giovani sono quelli che ci sono vogliono contare sempre di più e avere un ruolo da protagonisti in scelte che riguardano il futuro, l’ambiente innanzitutto. Anche in Basilicata. Un’indagine realizzata da Ipos evidenzia l’impegno delle nuove generazioni per una cultura della responsabilità, con la richiesta costante alle aziende e alla politica, oltre che alle comunità, di un confronto sui modelli di sviluppo avendo ben presenti i pilastri dell’Agenda 2030. Interessante la parte della ricerca che riguarda gli adolescenti, l’impegno quotidiano dei comportamenti verso la sostenibilità e la fiducia che i più piccoli nutrono verso la scuola in merito alla possibilità di condividere percorsi di ricerca e di educazione sulle principali emergenze ambientali del nostro tempo. Vale la pena, allora, ricordare il percorso didattico promosso dal Dipartimento ambiente della Regione Basilicata, “InnGreenPaf”, per favorire la conoscenza del nostro patrimonio naturalistico e sensibilizzare gli alunni lucani sui temi della salvaguardia e della valorizzazione del territorio a partire dalla strategia nazionale sulla biodiversità. Vanno in questo senso anche i progetti proposti da Eniscuola, “6inonda@web” e “Che continente 6?” agli istituti comprensivi della Val d’Agri e Val Camastra per l’anno scolastico 2002/2023 e che si sono conclusi con due eventi di presentazione a Sarconi e Calvello. Un percorso di affiancamento delle scuole che unisce i temi della conoscenza del territorio e della tutela della biodiversità ai nuovi linguaggi ditali e multimediali. Workshop, convegni, uscite sul territorio, pubblicazioni, spot sono dunque nell’agenda di via Verrastro. Non mancano le esperienze. Qualche settimana fa, all’istituto comprensivo Fermi di Matera, si è recato direttamente l’assessore all’Ambiente, Cosimo Latronico, con una missione precisa consegnata ai ragazzi nell’ambito del progetto sulla biodiversità della Murgia materana: liberare in volo un falco grillaio (ferito e curato), una specie rara e in estinzione ma che nei Sassi ha trovato un habitat naturale per sopravvivere, tra le cave di tufo abbandonate e i casolari delle zone rupestri. Tutti emozionati a seguire la traiettoria del rapace. Si nutre di insetti, non rappresenta una minaccia per l’uomo. Si spera anche il contrario.